CONVEGNO ANNUALE DEGLI EX ALLIEVI/E DI DON BOSCO

Un incontro di fede e impegno degli ex allievi di don Bosco della parrocchia di S.Marone, in occasione del 27° Convegno Annuale che ha visto la partecipazione di don Giovanni Molinari, al suo cinquantesimo  anniversario di sacerdozio,  ora direttore e parroco della parrocchia salesiana di Civitavecchia, ex direttore della comunità di San Marone dal 2008 al 2017, al quale si deve la costruzione nella nostra città della chiesa dedicata a S.Maria Ausiliatrice, vero capolavoro edilizio, inaugurata il 27 maggio 2017.
Il convegno, che si è svolto nei locali dell’oratorio, ha avuto come tema di base il titolo: “Don Bosco ci insegna l’arte di vivere insieme” al quale ha assistito la cinquantina di ex allievi/e dell’unione locale e ha avuto come premessa il canto “Salve don Bosco” nel quale si chiede affettuosamente al santo “a dare al mondo un soffio di vita”.
Primo intervento del presidente dell’unione locale, Olindo Iualè, il quale nel dare il benvenuto ai partecipanti,  ha presentato due nuovi ex allievi,  Enrico Cicconi e Andrea Doria che si aggiungono all’unione locale. Da parte sua una testimonianza di impegno che si sta manifestando in tutta la parrocchia e la soddisfazione “del clima nuovo – ha detto – che sta emergendo nell’oratorio. È meraviglioso constatare che stiamo crescendo”. Ha accennato anche alla collaborazione che l’ex allievo di don Bosco, Tarcisio Tordini, sta manifestando nei riguardi di un collega in difficoltà e ciò rappresenta un esemplare esempio di solidarietà.
Apporti di testimonianza e stima dall’ex presidente nazionale dell’Unione, Bernardo Cannelli, dei presidenti delle Unioni di Loreto e Porto Recanati, rispettivamente, Alfredo Duri e Guido Scalabroni, di Milena Bigioni, presidente dei cooperatori, del delegato della Famiglia Salesiana, don Wieslaw Dec, che si è soffermato sul significato di “ex allievo” che inizia nel 1870 con  Don Bosco  nel celebrare una sua festa. Da parte sua un invito agli ex allievi a curare l’aspetto, essere parti attive dell’opera, la spiritualità e impegnarsi in chiari momenti di incontro.
Approfonditi apporti del direttore e delegato unionale don Waldemar Niedziolka, che ha descritto la bellezza “del camminare insieme – ha accennato – e l’impegno di essere nelle realtà testimonianze “, e di don Giovanni Molinari, che ha illustrato ampiamente “l’importanza – ha sottolineato – della comunione che ci fa superare tutte le barriere”.  Si è poi soffermato sui miracoli di don Bosco e il suo amore verso i giovani.
Al termine degli interventi il saluto di Anna Pepa del gruppo ADMA (Associazione devoti di Maria Ausiliarice) e con il chitarrista Emanuele Monachesi, come all’inizio, il canto “Giù dai colli” nel quale si invoca: “Don Bosco ritorna tra i giovani ancor, ti chiaman frementi di gioia e d’amor”.
Nella foto (da sinistra): don Wieslaw, don Waldemar, don Giovanni e Iualè. (v.d.s.).

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