I MARTEDÍ DELL’ARTE E LA MUSICA DEL 500

Con il prof. Vincenzo Ruggiero, docente della Scuola Civica di Musica di Macerata, già intervenuto con altre lezioni nel programma dei Martedì dell’Arte, il numeroso pubblico dei partecipanti ha trascorso la consueta ora degli incontri, nell’ascolto di uno degli eventi più significativi della musica, quella del cinquecento che ha visto nascere in termini musicali un mondo diverso da quello antico e che poi con il passare del tempo è divenuto predominante.
In pratica, semplificando al massimo i contenuti profondi del prof. Ruggiero, c’è stato il passaggio dalla monodia, il canto eseguito sia da una, sia da più persone, alla polifonia quando più suoni o più linee melodiche risuonano simultaneamente, eseguite da voci o strumenti diversi, uno dei quali è il liuto con il quale il prof. Ruggieri ha accompagnato le sue frazioni di canto e che mostra nella foto allegata.
Una bella sorpresa, sicuramente per i più presenti, quella del liuto, strumento dal timbro dolce e di comoda leggerezza, il quale, da quanto si dice, fu portato in Europa dagli Arabi nel Medioevo, dove raggiunse la massima diffusione nel XVI secolo.
Un personaggio di quel magico periodo musicale è stato il compositore franco-fiammingo, Josquin des Prez (1450/1455 – 1521), al quale viene attribuito il merito di essere fra i primi a modificare la musica vocale in quella strumentale.
Brani brevi ma intensi, di canto e di musica, accolti con tanti applausi, di compositori e tecnici del periodo rinascimentale come Nicola Vicentino (1511-1572), il liutaio Vincenzo Galilei (1520- 1591) e altri che hanno fatto conoscere momenti che hanno portato alla definitiva affermazione della musica strumentale come espressione artistica autonoma.
Appuntamenti dei Martedì dell’Arte anche sotto il profilo pittorico e che in questo periodo mette in risalto, nell’atrio del cine-teatro Cecchetti, luogo di incontri della rassegna ideata e portata avanti da Anna Donati, una rassegna del pittore Diego Mazzaferro, che sin dalla metà degli anni novanta ha allestito personali e partecipato a collettive in tutto il territorio italiano. La rassegna è visitabile negli orari di apertura del Cecchetti.

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