CASO TROIANI, REATO PRESCRITTO MA LA CONDANNA MORALE RESTA

Le sentenze dei giudici si debbono rispettare anche quando arrivano, con una prescrizione, dopo il tempo massimo. Si debbono rispettare anche quando contrastano con il comune senso civico che condanna, senza prescrizione alcuna, le violenze verbali e gli insulti alle donne. Ma non dovrebbe esserci un limite di tempo per condannare moralmente qualsiasi comportamento misogino , soprattutto quando gli autori, ricoprendo cariche istituzionali, dovrebbero per primi essere garanti della buona creanza civica!
Comunque, come riportato dalla stampa, sembrerebbe che nonostante la prescrizione, rimanga in piedi la condanna a risarcire Laura Boldrini, anche delle spese legali, per le offese pubbliche subite. Si concilia tutto questo con il ruolo di un presidente del consiglio? Al di la’ della questione, a cui sicuramente le istituzioni sapranno dare una risposta onesta e definitiva, e’ del tutto evidente che ora in consiglio comunale dovrà esserci una modifica radicale dell’atteggiamento consueto della maggioranza che ha dimostrato spesso l’incapacità di gestire la normale dialettica politica mediante un confronto pacato e responsabile con le consigliere donne di opposizione. Spesso invece c’è chi è ricorso ad insulti ed offese gravemente disdicevoli per il ruolo che rivestono, di stampo inaccettabilmente ed anacronisticamente maschilista. Comportamenti denunciati dall’opposizione più volte pubblicamente e recentemente, di nuovo, anche al Prefetto.
Certo che reiterandosi modalità di aggressione verbale alle consigliere da parte della maggioranza si potrebbe anche ricorrere ai giudici, come atto dovuto e necessario. Con buona pace però per la funzione della politica e per il ruolo del presidente del consiglio che per primo dovrebbe essere in aula censore dei comportamenti illegittimi e garante del rispetto dovuto a tutte le donne consigliere.
Nonostante la prescrizione, qualora Troiani continuasse ad essere presidente del consiglio di Civitanova Marche dovrà impegnarsi a garantire con correttezza istituzionale il ruolo della minoranza, particolarmente delle consigliere donne. Dovrà soprattutto censurare, senza prescrizione alcuna, gli assessori e i consiglieri di maggioranza che adottano comportamenti e linguaggi offensivi nei confronti delle donne garantendo lui per primo, in sala consiliare, il rispetto pieno delle regole democratiche e del regolamento comunale.
Mirella Paglialunga
Consigliere Comunale di Opposizione

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