La ruota gira, gira anche in politica. Nello stesso giorno, venerdì scorso, è avvenuto un paradosso: la persona che con la ‘sua” lista Vince Civitanova anni fa bollava chi aveva un procedimento penale (la vicenda era quella delle spese facili in regione) definendolo uno zombie o che aveva compiuto fatti infamanti, scrivendo inoltre che aveva la data di scadenza stampata, ora viene condannato, in primo grado, penalmente, ad un anno di reclusione (pena sospesa con condizionale) per diffamazione aggravata nei confronti di Papa Francesco. Nello stesso giorno, invece, il primo viene definitivamente assolto con formula piena dopo un calvario giudiziario durato una decina d’anni. Parliamo di due protagonisti – nel bene nel male – della vita politica di Civitanova: da una parte Fausto Troiani con i suoi più stretti collaboratori di Vince Civitanova e dall’altra Erminio Marinelli, sindaco di questa città per 13 anni (che rimosse Troiani da suo vice sindaco), apprezzato in maniera bipartisan. Marinelli era condiderato un personaggio scomodo dai … moderni balilla di Vince Civitanova, tutti protesi alla conquista del potere e intenti a marciare su palazzo Sforza: Troiani (capo politico), Ciarapica e Giulietti. Gli stessi che con Vince Civitanova si sono sempre distinti come ‘forcaioli’ quando un avversario politico poteva essere coinvolto in un’inchiesta della magistratura, con tanto di manifesti 6×3, con richieste di dimissioni prima dellesentenze, con post di condanna. Colate di fango (naturalmente è un eufemismo) per poter annientare l’avversario. Così avvenne, in parte, nei confronti di Erminio Marinelli, nessun garantismo. Adesso la ruota è girata ed e’ singolare che nello stesso giorno ci siano stati due espressioni opposte. Ci vuole tempo ma come ebbe a dire il filosofo francese Voltaire “il tempo è galantuomo”… e speriamo che a qualcuno serva per riflettere.
Di Giulio Silenzi
