GUSTAPORTO 2024, È L’ULTIMO WEEKEND TRA MENÙ, SHOPPING E MOSTRE

Sabato e domenica si chiude Gustaporto 2024. L’ultimo fine settimana di GustaPorto 2024 diventa una mappa del gusto per assaggiare menù e proposte speciali a tema marinaro, ma anche le diverse interpretazioni del piatto esclusivo di Civitanova Marche, “li furbi co’ l’abbiti”. Sono sette i ristoranti e balneari del circuito, a iniziare da Mollica, Arturo mare, Officina ristorante, Noi Restaurant, insieme a Bar Centrale Fontespina, Re Sole e la pescheria rosticceria Il piatto azzurro.
Proseguono anche le proposte di soggiorno nelle strutture ricettive aderenti, che consentono di vivere un’esperienza autentica ed il circuito di shopping che coinvolge i negozi con diverse iniziative.
Visitabile anche la mostra “La Piccola Pesca”, ambientata all’ingresso dell’area portuale, presso l’Hotel Dimorae. L’opera del pescatore-fotografo Mario Barboni sottolinea volti e gestualità dei pescatori, ma soprattutto l’intenso e diretto rapporto tra uomo e mare che, nella piccola pesca, è molto più marcato rispetto ad altre modalità più invasive. Piccola pesca come paradigma di una presenza umana più sostenibile e rispettosa della biodiversità dei mari.
“GustaPorto non si ferma questo fine settimana – annuncia il sindaco Fabrizio Ciarapica – perché l’attività di promozione di Civitanova Marche, con la sua bandiera blu ed i riconoscimenti di città virtuosa nel recente forum sulla Blue Economy di Gaeta, prosegue nell’ambito del Grand Tour delle Marche, fino a fine anno. Sono ancora una ventina, infatti, gli eventi del circuito promosso da Tipicità ed Anci Marche, con la partnership progettuale del Banco Marchigiano. Il Comune di Civitanova Marche, ente organizzatore di GustaPorto, sarà infatti coinvolto nelle tappe in programma, anche con la partecipazione di operatori ed associazioni che collaborano attivamente alla manifestazione, oltre venti in questa edizione, per valorizzare le tante proposte e attrattive della città”.
I VINCITORI DEL CONTEST “VETRINE DI GUSTAPORTO” – Intanto, sabato scorso, in occasione dell’Agorà di GustaPorto al Mercato Ittico, condotto da Veronica Maya, sono stati annunciati anche i vincitori del contest “Vetrine” di GustaPorto, valutati dalla giuria della stampa nazionale: sono Cantina dei Colli Ripani, Gommalacca e gioielleria Enzo Biancucci.
IL VILLAGE E I MOLETTI – Con le telecamere di SKY, Mediaset e Rai che hanno colto gusti ed attrattive della città, nel pomeriggio di sabato 15 giugno è toccato al GustaPorto Village, con la novità delle start up sulla blu economy ed il mondo universitario della ricerca, che ha presentato al pubblico tante innovazioni connesse al mare.
Curiosità ed interesse intorno al Green Plasma presentato da UNIVPM che trasforma i rifiuti marini in energia pulita. Di grande impatto anche il live painting su vela dell’artista Alessandro Pizzuti all’interno dello Scalalaggio Anconetani. Apprezzate le degustazioni gourmet proposte dai cuochi Alessandra Scarpetta, Andrea De Carolis, Leonardo Pepa e Romina Maggi, insieme ai vini delle cantine marchigiane, in un’area attrezzata in collaborazione con Food Brand Marche. Apprezzatissima anche l’idea delle alghe edibili in versione street food, al cartoccio.  Si è chiusa sabato sera anche l’iniziativa “Moletti aperti”, con degustazioni, racconti e spiegazioni sull’attività che viene svolta al loro interno.
LA SCIABICA A FONTESPINA – Nell’ambito della settima edizione di GustaPorto il comitato C.E.A. ha proposto la ricostruzione storica di una forma di piccola pesca intimamente legata alla storia del quartiere e della città. Qui, molte famiglie vivevano di “sciabica”, un metodo di pesca primordiale, praticato fino agli anni ’70 del secolo scorso, soprattutto nei periodi dell’anno più caldi e fino a settembre. Pescatori vestiti con gli abiti dell’epoca a bordo delle tipiche “lancette” – ossia le barchette a remi tradizionalmente usate nella piccola pesca, “pesciarole” in abito nero e cesti in vimini per accogliere il pesce dalle reti e contadini in abiti tradizionali, insieme sulla spiaggia di Civitanova per celebrare un antico rito che, proprio qui a Fontespina, vedeva incontrarsi mare e campagna con lo scambio tra i prodotti della terra e quelli dell’Adriatico.

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