STRISCIONE CONTRO I VERTICI DELLA LUBE DOPO LE LORO CRITICHE ALLA CITTÀ

Nella zona del palazzetto dello sport sono comparsi striscioni indirizzati alla società Lube. “Sciacquatevi la bocca per quello che avete detto. Civitanova Marche merita rispetto“ firmato Soli Contro Tutti. Non ci vuole molto a capire che si tratta della risposta alle ultime uscite dei dirigenti della Lube che hanno detto di essersi sentiti ospiti, prima Macerata e successivamente a Civitanova, con la loro squadra. La Lube Treia, che non possiede un palazzetto nel suo territorio, ha prima giocato nell’impianto del capoluogo, emigrando in quello di Osimo per disputare le gare di coppa campioni, per poi scendere sulla costa quando l’amministrazione Corvatta riuscì a realizzare il palazzetto dello sport nell’ambito del progetto del centro commerciale Cuore Adriatico. Fu l’inizio di una stagione di successi, con il palas pieno e migliaia di presenze sugli spalti che se sono andate scemando è perché qualche stagione è stata meno foriera di successi delle altre, come però capita in tutti gli sport, quando i risultati condizionano l’entusiasmo. Eppure, i vertici della Lube quest’estate hanno scaricato sulle città di Macerata e di Civitanova l’accusa di essere sostanzialmente estranee al mondo Lube, dimenticando quanto sia l’una che l’altra hanno fatto e offerto alla società treiese. E adesso arriva la risposta dello striscione, che era dovuta soprattutto alla luce del silenzio del sindaco Fabrizio Ciarapica, che non ha ritenuto di dover difendere la sua città e rivendicare quanto questa abbia contribuito ai successi della società treiese. Certo, forse non era lui la persona più adatta perché non è esattamente un campione di coerenza rispetto al mondo Lube. Mentre l’amministrazione Corvatta infatti realizzava il palazzetto che sarebbe diventata la casa della pallavolo di serie A, Ciarapica e i suoi alleati lavoravano per mettere i bastoni tra le ruote, arrivando perfino a presentare un esposto alla Procura della Repubblica, in seguito al quale venne aperta un’inchiesta che finì con il non luogo a procedere per tutta la giunta Corvatta andando invece avanti per quanto riguardava le procedure di avvio della lottizzazione commerciale, cominciate con giunta di centrodestra Mobili, di cui faceva parte anche Ciarapica e amministratori di oggi, che però davanti ai magistrati non si presentarono avvalendosi della facoltà di non rispondere per poi aspettare la prescrizione del tutto. Ecco, una volta eletto sindaco Ciarapica, e con lui i Morresi e Carassai e altri, si sono accomodati sulle poltroncine del palazzetto che Corvatta aveva costruito e si sono scoperti tifosissimi della Lube aprendo anche i cordoni del bilancio comunale quando la società ha chiesto più investimenti per il palas. E adesso davanti alla reprimenda treiese se ne sono stati tutti zitti. Per fortuna lo striscione a difendere l’orgoglio della città.

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