Il monumento ai Caduti ridotto ormai a fare da sfondo ai camion pubblicitari. Da mesi l’amministrazione comunale vi consente lo stazionamento dei cosiddetti camion vela, quelli che veicolano le pubblicità e che dovrebbero stare sempre in movimento, ma che davanti al monumento del lungomare sud parcheggiano, anche per giorni interi, senza che nessuno dica niente. Al di là di quanto stabilisce nel merito lo specifico Regolamento comunale (che pure sarebbe da indagare) c’è da chiedersi per quale motivo per tutelare il monumento alla Cavalleria sia stata varata una delibera apposita che vieta il parcheggio dei caravan in piazza Abba, mentre sotto al monumento ai Caduti di tutte le guerre si consente a chiunque di sostare indisturbato, che si tratti di roulotte o camion pubblicitari. Nell’ordinanza n. 46 del 19 settembre 2023, che modifica la disciplina della circolazione in piazza Abba istituendo il divieto di sosta con rimozione, è infatti scritto che “….vista la necessità nella suddetta piazza di regolamentare il parcheggio dei veicoli, consentendo solo la sosta alla autovetture negli appositi spazi in modo da non occultare il monumento ed evitare situazioni di disordine, il Comune ordina….”. E allora: c’è qualche motivo culturale e storico che spinge la giunta a disinteressarsi del sacrificio degli italiani caduti in guerra consentendo che venga invece occultato da qualunque mezzo? O soltanto il monumento alla Cavalleria deve godere di un rispetto e di un panorama particolare che non sia turbato da veicoli parcheggiati? Giusto per capire quale logica governa le scelte del ‘patriota’ Ciarapica e di chi come lui si riempie la bocca di italianità e rispetto per la Patria, salvo consentire che i suoi simboli vengano utilizzati come sfondo per gli slogan pubblicitari. Con buona pace di chi ha dato la vita per difendere i confini da eserciti invasori e non certo da una nave carica di 147 migranti (caso Open Arms), tra questi anche bambini, contro i quali si è misurato il soldato Salvini.
