I RESIDENTI E I COMMERCIANTI DI CORSO DALMAZIA CHIEDONO MAGGIORE SICUREZZA

I commercianti e i residenti di Corso Dalmazia, a Civitanova, denunciano una crescente situazione di pericolo che sembra ormai insostenibile, soprattutto durante le ore del sabato. Questo disagio, come spiegano gli stessi esercenti, ha portato a un progressivo calo del senso di sicurezza tra i clienti, sempre più restii a frequentare le attività commerciali della zona.

La preoccupazione condivisa ha spinto gli abitanti e i negozianti a richiedere un intervento concreto da parte delle forze dell’ordine. Nel frattempo, però, si sono rivolti anche all’Associazione ViviAmo Civitanova APS, attenta alle problematiche del territorio, per intraprendere insieme un percorso che possa restituire serenità alla comunità locale.

“L’obiettivo condiviso – scrivono dall’associazione- è quello di aumentare la sicurezza attraverso la partecipazione attiva e quotidiana nella vita della città, un principio fondante della nostra associazione. Le attività commerciali, già di per sé, rappresentano un presidio fondamentale, contribuendo alla vitalità del territorio e, con la presenza costante di residenti e clienti, si può costruire un ambiente più sicuro e vivibile.

Tuttavia, la collaborazione con le forze dell’ordine rimane imprescindibile. Proprio per questo, come associazione, ci impegniamo a proporre un servizio di pattugliamento privato, che possa affiancare le autorità locali e garantire un controllo aggiuntivo nelle zone più critiche, come Corso Dalmazia.

La problematica principale riguarda la presenza di gruppi di giovani, provenienti spesso da Porto San Giorgio e dintorni, che si ritrovano lungo questo tratto del corso creando disturbo con schiamazzi e aggressioni verbali. Questi comportamenti, oltre a danneggiare il commercio, rendono difficile la convivenza pacifica e il regolare svolgimento delle attività del sabato.

“Essendo consapevoli delle limitazioni delle forze dell’ordine, che non possono garantire una presenza fissa nell’area, la nostra proposta –  scrive ancora la Gironacci dell’associazione Viviamo Civitanova- e’ quella di affiancare un istituto di vigilanza privato per una maggiore sorveglianza. Anche le telecamere di sicurezza, già presenti in diverse zone della città, rappresentano un deterrente efficace. Purtroppo, proprio nelle vie maggiormente interessate dal problema – come Via Carena, Via Della Nave, Via Conchiglia e Corso Dalmazia – la loro assenza si fa sentire. Ci chiediamo se la mancanza di telecamere possa essere uno dei motivi che spinge questi gruppi di giovani a stazionare in quelle vie. Per risolvere la situazione in modo efficace, riteniamo fondamentale estendere il progetto “Città Sicura” con l’installazione di nuovi dispositivi di sorveglianza nelle zone critiche. Gli investimenti in sicurezza sono investimenti per il benessere sociale di tutta la comunità. Siamo convinti che, prima che la situazione diventi davvero ingestibile, sia necessario intensificare la collaborazione tra residenti, commercianti e autorità. Invitare i cittadini a frequentare attivamente Corso Dalmazia e incentivare i negozianti a essere un occhio vigile sul territorio sono azioni che possono fare la differenza. Solo con una comunità attiva e una vigilanza costante si potrà garantire la tranquillità di chi vive e lavora in questa zona.”

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