SANITÀ CIVITANOVESE IN CRISI: PROMESSE DISATTESE E LENTO COLLASSO

La sanità civitanovese continua a essere al centro di polemiche e disservizi, con accuse di promesse non mantenute e scelte politiche discutibili che rischiano di compromettere ulteriormente il sistema pubblico a favore del privato. A denunciare questa situazione è Francesco Micucci, capogruppo PD a Civitanova, che in un intervento accusa apertamente il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore Saltamartini e l’intera giunta regionale.

Micucci punta il dito contro l’inutilizzo del Covid Hospital, fermo da tre anni. “Un’infrastruttura che, se riconvertita, potrebbe dare una spinta importante all’economia locale – commenta – e che invece viene lasciata in uno stato di abbandono, mentre si aspetta di drenare risorse verso il maceratese con il progetto di Villa Potenza”.
Anche la CNA locale ha evidenziato il grave danno economico causato dalla mancata restituzione del centro fiere alla città. Nonostante le promesse di “compensazioni” per i sacrifici fatti durante la pandemia, nessun risultato tangibile è stato ottenuto. “Perfino la TAC, sbandierata come un grande traguardo, è finita a Recanati sotto elezioni – accusa Micucci – mentre il nostro ospedale resta in attesa della nuova Tac”

I lavori per una nuova ala dell’ospedale e la Casa di Comunità rappresentano, secondo Micucci, un ulteriore esempio di cattiva programmazione: “Si costruiscono mura senza un progetto sanitario dietro, replicando gli errori del passato. A cosa serviranno nuovi spazi se i servizi essenziali continuano a essere ridotti?”.

Il capogruppo PD denuncia il rischio di un depotenziamento di unità operative d’eccellenza come farmacia, pneumologia, oncologia, ematologia e allergologia: “Tutto questo lascia spazio a un’ulteriore privatizzazione della sanità. È già successo con il pronto soccorso, affidato alle cooperative private e svuotato del ruolo dei professionisti pubblici”.

L’accusa di Micucci è durissima anche nei confronti del sindaco Ciarapica, accusato di inerzia: “Si è svegliato solo ora, dopo anni di silenzio, per chiedere maggiore attenzione per Civitanova. Un rimpallo di responsabilità che non risolve nulla, mentre i cittadini subiscono disservizi inaccettabili come la Guardia Medica spostata a Recanati”.

E sul presidente Acquaroli: “Viene a Civitanova per vantare gli investimenti, ma si fa fotografare solo con i suoi ‘fratelli’, incapaci persino di garantire il numero legale in consiglio comunale”.

Micucci conclude con un augurio per il 2025: “Ci auguriamo che questa destra smetta di fare chiacchiere e inizi a portare risultati concreti per la sanità civitanovese, finora lasciata ai margini. Oppure non ci resta che sperare nelle prossime elezioni”.
Un richiamo forte a un tema che tocca da vicino la vita dei cittadini, in un contesto dove la sanità pubblica appare sempre più sotto assedio.

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