INQUINAMENTO DEL BASSO BACINO DEL CHIENTI: NUOVO ESPOSTO E SOLLECITO ALLE PROCURE

Oggi Giuliana Venturini, coordinatrice del comitato “Civitanova Unita”, e Paolo Maria Squadroni della lista civica “Nova Urbs”, supportati dall’avvocato Massimino Luzi, hanno aggiornato la stampa sulla questione dell’inquinamento del Basso Bacino del Chienti. Nell’ottobre 2023, le associazioni avevano presentato un esposto alle Procure di Ancona, Macerata e Fermo, chiedendo indagini per identificare i responsabili dell’inquinamento e avviare la bonifica dell’area. La denuncia evidenziava anche l’inazione delle autorità amministrative locali, segnalata già nel 2016 da una Commissione parlamentare.

La Procura di Ancona ha trasferito l’esposto a quella di Macerata, dove è stato archiviato come “modello 45” (assenza di reato). A Fermo, invece, il caso risulta aperto, ma non è chiaro se vi siano sviluppi. Di fronte a questa situazione di stallo, il comitato ha inviato un nuovo esposto alla Procura di Macerata, corredato di ulteriori documenti, chiedendo la riapertura del procedimento. Gli stessi materiali sono stati trasmessi alla Procura di Fermo con un sollecito d’istruttoria.

I promotori dell’azione hanno sottolineato che, in assenza di interventi, i costi della bonifica ricadrebbero sui Comuni o sulla Regione Marche. Hanno inoltre denunciato come l’inquinamento continui a rappresentare una grave minaccia ambientale e sanitaria.

Il comitato ha ribadito che la battaglia proseguirà finché non verranno avviate le indagini e i lavori di bonifica. “Non possiamo accettare che questa vicenda rimanga irrisolta a scapito del territorio e dei cittadini,” ha dichiarato Venturini.

Una risposta

  1. Piero ha detto:

    I produttori di fondi per calzature che hanno inquinato il basso bacino del chienti rendendolo una delle zone più inquinate d’Italia non hanno pagato per quanto combinato, anzi, il più famoso di questi vorrebbe far diventare una sua proprietà a Villa Eugenia edificabile a fini speculativi.
    VERGOGNA!

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