Dopo la conferenza stampa dell’Idv a Civitanova sui risultati di un sondaggio commissionato alla Tecnè di Carlo Buttaroni, secondo il quale “Civitanova e il centro sinistra non sono entusiasti di Silenzi” e le dichiarazioni di Favia “ho parlato con Foresi (che aveva preso le distanze da Favia dando pieno appoggio a Silenzi) e con questa dichiarazione vuole solo sollecitare Idv e Nuova città a partire con un progetto alternativo” abbiamo assistito ad una serie di reazioni affidate a comunicati stampa che vi proponiamo:
Da Pina Bruno e Gustavo Postacchini, Consiglieri Provinciali Pd:
A Favia non gli è bastata la figuraccia sui sondaggi rimediata ad Ancona e insiste in maniera ossessiva (sono ormai molte settimane) a propinarci un sondaggio allo scopo di delegittimare il Pd di Civitanova. Lo fa calpestando l’intelligenza dei civitanovesi, con comportamenti fuori da ogni logica di buon senso e di serietà politica. Evidentemente dietro tanto accanimento ci sono inconfessabili interessi. Altrimenti non si riesce a trovare una valida spiegazione. Ad Ancona l’indagine di Ipr MarKeting per il Sole 24 ore Governance Poll 2011 ha consacrato con il 56% dei consensi il sindaco Fiorello Grammilano il più apprezzato delle Marche evidenziando un vero ribaltamento dei risultati rispetto a quelli sbandierati dal sondaggio pagato da Favia. Lo scorso 13 dicembre Favia annunciava “i cittadini di Ancona hanno confermato l’insoddisfazione per il Sindaco e per quest’amministrazione disastrosa che vengono bocciati dal 64% degli anconetani e per questo bisogna andare ad elezioni anticipate”. Ora pensare che ad essere “sbagliato” come sostiene Favia, sia il sondaggio del Sole 24Ore -che non ha interessi personali- ci sembra assurdo. Anche a Civitanova la tecnica è la stessa di quella di Ancona (sondaggio commissionato sempre da lui alla stessa società) e siamo convinti che i risultati siano piegati ai suoi interessi politici. Inoltre alcune delle persone intervistate nel sondaggio hanno riferito di domande diverse da quelle che ha reso pubbliche Favia. Ad esempio l’ultima domanda riguardava invece il gradimento di Gismondi come candidato sindaco, domanda ora magicamente scomparsa. Come è scomparsa la vittoria di Corvatta su Mobili annunciata sempre da Favia in un articolo. Quello che poi è inaccettabile è che per simili “giochetti” Favia e la Giorgi offendano quanti sostengono la validità delle primarie sia all’interno del Pd che quelle di coalizione. Ricordiamo che sono uno strumento di democrazia dove ci parteciperanno tanti uomini e donne civitanovesi . Favia ha superato ogni limite ed è ora che la smetta di pensare che Civitanova sia terra di conquista e che i civitanovesi abbiano l’anello al naso.
Da Marco Diomedi, Consigliere provinciale della lista La Nostra Provincia componente dell’Ancora per Civitanova riceviamo e pubblichiamo:
La nostra lista è nata con lo scopo di non essere condizionata a sottostare a chi ha sempre fatto della politica la propria immagine. Le ultime dichiarazioni del nostro segretario Renzo Foresi, a nome di tutta l’Ancora per Civitanova, sono state chiare ed inequivocabili: la possibilità di scegliere un candidato esterno ai partiti è caduta a causa di qualcuno che ha cercato di mettere avanti i propri personalismi rispetto al bene della città; e proprio per gli stessi motivi rinnoviamo l’invito all’On. Favia di parlare per conto del suo partito e non di chi ha già intrapreso un percorso, condiviso anche dagli altri componenti della lista, cioè di appoggiare la candidatura a sindaco del segretario del partito di maggioranza nella coalizione del centrosinistra, il PD.
Da Tommaso Claudio Corvatta, Federazione della Sinistra, riceviamo e pubblichiamo:
Tutti noi che abbiamo a cuore le sorti del centrosinistra ci siamo più e più volte sentiti dire che uno dei limiti, se non il principale della nostra parte politica, è la litigiosità. Non possiamo quindi nel momento in cui la responsabilità ricade sulle nostre spalle, con il nostro agire favorire una spaccatura che porti il centrosinistra diviso alle elezioni,e non possiamo accettare una tale divisone basata non su idee differenti per il futuro della città ma su giudizi differenti sugli uomini deputati a sostenerle.Se si possiede una base programmatica comune è difficilmente sostenibile di fronte al popolo del centrosinistra che si vada divisi per giudizi sulla persona, che finiscono per essere assimilati a personalismi. Se si sostiene, magari supportati da sondaggi, che una figura politica non riscuote il sostegno popolare, perchè temere le consultazioni primarie dove si può esprimere questa stessa gente. Se si pensa altresì che altri siano maggiormente graditi ai civitanovesi, si abbia fiducia nel sostenerli. Non è pensabile di farsi portatori di un messaggio di rinnovamento, speranza e di ottimismo nei confronti della città se poi si procede nel percorso con una visione pessimistica dei rapporti fra partiti e le persone. Una coalizione di centrosinistra coesa ha buone probabilità di prevalere alle prossime comunali, ma per riuscire a produrre dei sostanziali cambiamenti di rotta a questa città, avrà bisogno di chiedere la fiducia ai cittadini, quale autorità può avere nel chiederla se esprime diffidenza tra gli uomini che la compongono e sfiducia nei metodi utilizzati?