Proseguirà anche la prossima settimana lo sciopero della pesca, anche se nel fronte dei pescatori italiani è emersa qualche spaccatura nel corso di un’assemblea che si è svolta a San Benedetto del Tronto, presenti le marinerie di Marche, Lazio, Campania, Puglia. Una riunione che ha avuto a tratti toni accesi e dalla quale é emersa la volontà della maggioranza di proseguire nello stato di agitazione, già attuato questa settimana. Non hanno aderito le marinerie di Rimini, Termoli e Ancona, mentre tutte le altre sarebbero compatte nel proseguire la protesta, compresa la marineria della Calabria, contattata telefonicamente. Lo sciopero è stato indetto contro il caro gasolio e i vincoli imposti dal nuovo regolamento comunitario, che limita l’attività dei pescatori italiani, mentre alle stesse norme non sono soggetti paesi extracomunitari confinanti, che vendono anche in Italia il loro pescato.