Tradisce un po’ di invidia il livoroso commento che nel suo blog Grillo dedica alle primarie del centrosinistra. E in fondo si comprende perché il comico l’abbia presa tanto male. La grande partecipazione di popolo ha infatti completamente offuscato i suoi ‘vaffa’ e relegato a scampoli di informazione le sue parlamentarie, all’improvviso apparse un affare tra pochi addetti, come una partita di Burraco, che ha messo a nudo i limiti e le contraddizioni di un movimento che dice di ridare la parola ai cittadini, predica ‘il popolo prima di tutto’, ma che di quel popolo non si fida e sceglie un metodo blindato per eleggere i propri candidati al Parlamento. Il modello Grillo è tutto meno che democratico. Chi ha fatto la selezione dei candidati tra quelli proposti? E con quali criteri? Quanti sono gli elettori iscritti al voto? Non si sa. Domande che stanno ponendo anche molti supporter di Grillo che affidano al web delusione e dubbi sulla correttezza della procedura. Un accenno di rivolta. Perché in queste parlamentarie sequestrate dal proprietario del partito tutto si svolge sul blog, sulla rete. Link, password, login sono le parole d’ordine dei soldatini che votano. Senza quei codici nemmeno si riesce a consultare la lista dei candidati. Le regole sono state dettate da Grillo e accettate dai seguaci. Può candidarsi e votare solo chi risultava iscritto al Movimento 5 Stelle al 30 settembre del 2012 e ha convalidato la registrazione entro il 2 novembre e al posto in Parlamento può aspirare solo chi si è già misurato con precedenti elezioni (comunali, provinciali o regionali) e non è stato eletto. Dentro soltanto i trombati. Tutti gli altri fuori. A Civitanova sono in quattro a puntare alla carica di onorevole: Molisella Lattanzi, Fabio Bottiglieri, Fabrizio Medori e Stefano Mei. Nessuno di loro ha toccato le 50 preferenze personali alle ultime amministrative e insieme hanno raccolto meno di 200 voti in città, per l’esattezza 165. Dicono di parlare a nome del popolo, ma nelle loro parlamentarie manca proprio il popolo. E chissà se ci sarebbero state se non si fossero svolte le primarie del centrosinistra. A proposito, mentre è in corso la consultazione on line, a Federica Salsi, consigliere del Movimento 5 Stelle ostracizzata da Grillo per aver partecipato a un talk show in Rai, sono arrivate minacce di morte via web. I grillini le stanno vomitando addosso insulti e odio. Per partecipare a questa lapidazione non servono password né iscrizioni. In questo caso il Movimento è aperto a tutti. Buon voto…