Verso le ore 23.00 di ieri sera una giovane donna albanese si è presentata in Commissariato. La ventisettenne, con una figlia di nemmeno un anno di vita agli agenti la donna ha dichiarato di essere disperata, di voler lasciare la bambina alla Polizia e di volerla farla finita suicidandosi. L’ultimo desiderio era quello di affidare la bambina alla Polizia per lasciarla in mani sicure. I poliziotti hanno cercato subito di tranquillizzare la donna ma i primi momenti sono apparsi molto delicati: la giovane mamma era sconvolta e non riferiva particolari utili a capire cosa stesse realmente accadendo. Poi l’opera di assistenza e conforto degli operatori ha permesso di aprire uno spiraglio di fiducia nella ragazza e quindi il racconto dell’arrivo a Civitanova Marche sette anni fa, una famiglia con un suo connazionale e tre figli piccoli e tanta disperazione dovuta alla perdita del lavoro del marito impiegato nell’edilizia ma inoccupato da diversi mesi per la crisi economica che ha colpito duramente quel settore. “Non voglio delinquere per vivere, così non ce la faccio più. Sono decisa a farla finita” queste le frasi che la donna ripeteva. In commissariato è poi arrivato anche personale del 118, ed alla fine la giovane è stata condotta in Ospedale dove ormai a notte fonda volontariamente si è sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. I poliziotti delle Volanti, coordinati dal dirigente dott. Malvestuto, hanno dovuto rimettere insieme tutti pezzi del racconto della donna per ritrovare il marito e gli altri due bambini, chiusa in se stessa infatti l’aspirante suicida non dava né le sue esatte generalità, né quelle del consorte e dove fosse precisamente la propria abitazione. La vicenda è stata segnalata ai servizi sociali del Comune di Civitanova Marche.
Giuseppe Cristini