DANTE E MONTALE INCANTANO CIVITANOVA

image5Le note di Rachmaninov, i versi di Dante e di Montale, la scenografia del porto con le luci riflesse dal mare, in contesa con la luna, e una leggera brezza a dondolare gli alberi delle imbarcazioni. Con questi ingredienti, il consueto appuntamento estivo con la Divina Commedia organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dall’Associazione Dantesca non poteva che riscuotere il successo conseguito. L’Associazione civitanovese, sabato sera, è riuscita a richiamare nell’area portuale quasi 700 persone: le 500 sedie predisposte dagli organizzatori non sono bastate, in tanti erano in piedi o seduti sul muretto che delimita la scogliera. E sì che tra sagre e attrazioni varie, di concorrenza in giro ce n’era abbastanza. Eppure la gente è venuta da Macerata, Loreto, Fermo, Ancona, Corridonia (c’era anche il sindaco di quella città), addirittura da Fabriano. Al termine, il bicchiere di Roseo o di Garbì della Boccadigabbia, e i dolci preparati dalla gente o forniti da Bora Market hanno ricreato il consueto clima conviviale, dove c’è stato spazio per i commenti, i progetti, le congratulazioni, le critiche. Tanti sono andati a chiedere la scaletta dei brani musicali e della Commedia e il testo che ha introdotto la serata.
Il pianista Lorenzo di Bella (“costretto” a due bis), con sei brani di Rachmaninov, ha dialogato con gli attori Cristina Cirilli e Stefano De Bernardin, che hanno dato voce a Dante,Virgilio, Brunetto Latini, Marco Lombardo, Tagore, Pascoli, Montale.
Il tema della serata era l’amicizia. Il vicepresidente dell’associazione, Domenico Bartolini, che ha introdotto l’evento, ha ricordato che lui e i suoi amici del sodalizio dantesco hanno fatto questa scelta provocati dalle drammatiche vicende accadute nel corso dell’anno anche a Civitanova.
«Un amico è tale – ha affermato Bartolini – quando mi dice, a parole e con la vita, che la mia persona vale più dei miei limiti e del male che ho intorno, vale più della mia disperazione e della distrazione o dell’impotenza degli altri. Un amico è tale quando in sua compagnia faccio esperienza di una tenerezza che è segno di un affetto più grande dal quale e per il quale siamo fatti e voluti. Quello che Dante chiama l’amore di Colui che tutto move».
«Quello di stasera – ha concluso il presidente dell’Associazione, Francesco Sagripanti – è stato un momento di bellezza che abbiamo voluto offrire alla città, per ridestare alcuni valori comuni: l’amicizia, la solidarietà, il sostegno reciproco, il farsi compagnia. Valori indispensabili per ritessere un vera convivenza umana». «Se, come ha detto Dostoevskij, la bellezza salverà il mondo – ha concluso Sagripanti – allora quello di stasera è stato il nostro contributo a questa profezia».
L’evento è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale, della regione Marche (progetto “Stagioni del pesce”), di Pellegrin garden e della farmacia Cruciani di Montecosaro.
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