RIVELAZIONE CHOC DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CARIMA, “GIRO ARMATO PERCHE’ SONO STATO MINACCIATO”

franco_gazzaniIn alcuni Paesi o anche in altre parti di Italia, la notizia potrebbe non destare stupore. Nelle Marche però, il fatto che il Presidente di una Fondazione vada in giro armato per proteggersi impone certamente delle riflessioni. Franco Gazzani, presidente della Fondazione Carima, in un’intervista rilasciata al Resto del Carlino, dice di avere “una calibro 38 special che porto sempre con me da ormai molti mesi perché sono stato minacciato”. Il pensiero inevitabilmente di chi legge tali dichiarazioni, va a Banca Marche e a tutto quello che da tempo sta caratterizzando la vita dell’Istituto di Credito. Lo stesso Gazzani alla domanda sul perché  posta dal giornalista risponde: “”The Wal Street Journal mi ha fatto sapere che ha una mia lettera del 2009 indirizzata all’allora presidente Ambrosini dove contestavo la nomina a direttore di Bianconi, incarico prorogato per un altro anno. Io non ne sapevo nulla, Pesaro e Jesi hanno deciso alle mie spalle. Poi mi ha chiamato Radio 24 perchè vuol fare una diretta. Vuoto il sacco, dico tutto quello che so perchè il dissesto della banca ha nomi e cognomi.”

La Fondazione Carima, ha promosso un’azione di responsabilità, un’azione risarcitoria ai sensi del codice civile nei confronti di coloro che hanno amministrato, gestito Banca Marche ed ha avuto il merito (per qualcuno evidentemente la colpa) di chiedere fosse fatta luce sul presunto giro di intrecci, di cause e di concause che hanno portato la Banca ad una perdita di più di 500 milioni di euro.

Nonostante le minacce, Gazzani non si scompone e si dice pronto a collaborare con la magistratura affinchè le responsabilità di chi potrebbe avere sulla coscienza una banca in default vengano fuori alla luce del sole e paghi chi deve pagare.

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