Come abbiamo annunciato nei giorni scorsi, in occasione della partita Civitanovese-Isernia, la Civitanovese ha fatto dono alla signora Annarella Gasparroni, la maglia rossoblu n. 8 che suo marito, Sergio Dal miglio, scomparso nel 2010 indossò nello storico campionato 1960-61 quando la Civitanovese, allenata dall’indimenticato Giovanni Landolfi fu promossa in Serie C.
I meriti di quella squadra non furono però solo tecnici, ma anche societari dal momento che a dirigere la società fu l’industriale Serafino Santori, proprietario della Sacomar, famosa ditta nella conciatura dei pellami, il quale investì molto nella squadra sia in termini di passione sia finanziari. Prima di giungere alla Civitanovese, Dalmiglio aveva debuttato giovanissimo nell’allora Ozo Mantova allenata addirittura da Edmondo Fabbri, il ben noto commissario tecnico della nazionale il quale alla guida della formazione azzurra nel campionato mondiale del 1966, in Inghilterra, vide gli azzurri soccombere anche contro la Corea del Nord.
Questi asterischi di calcio rossoblu sono diventati di attualità proprio in occasione della cerimonia di consegna della maglia rossoblu n.8, alla quale abbiamo accennato all’inizio, che è avvenuta direttamente sul campo dalle mani del presidente della Civitanovese, Attilio Di Stefano. La signora Gasparroni, come si vede nella foto, si è fatta accompagnare dal nipotino Claudio, di 7 anni, che può avere ereditato dal nonno la passione per il calcio. Occhi lucidi di commozione della signora Gasparroni quando ha stretto fra le mani la maglia rossoblu, che ha poi sventolato in modo festoso mentre dagli spalti giungevano degli applausi di ricordo e simpatia.
