MICAM, TRA LUCI ED OMBRE UN APPUNTAMENTO TRA I PIU’ IMPORTANTI PER IL SETTORE CALZATURIERO. A CIVITANOVA IL PUNTO NEL CORSO DI UNA CONFERENZA STAMPA

image103Confermandosi tra gli appuntamenti più importanti per il settore calzaturiero, il Micam, la fiera internazionale della calzatura organizzata da Assocalzaturifici, è stata anche quest’anno un’occasione fondamentale per le opportunità che da sempre offre verso i mercati esteri. 1600 sono stati gli espositori, 350 le aziende marchigiane presenti e di queste ben 280 provenienti dal distretto Fermano/Maceratese.
Si sono dovuti però fare i conti con le difficoltà del contesto internazionale, le tensioni tra la Russia e l’Ucraina e la svalutazione del Rublo. Criticità anche dal mercato interno con un crollo dei consumi nel 2013 e delle vendite al dettaglio.
Insomma la situazione non è delle migliori, anche se bisogna cercare di guardare al futuro con un cauto ottimismo.
Di ritorno dalla fiera milanese, Cleto Sagripanti presidente di Assocalzaturieri, Tonino Ciannavei presidente della sezione calzature Confindustria Macerata e il presidente della sezione di Fermo Arturo Venanzi hanno fatto il punto nel corso di una conferenza stampa organizzata a Civitanova al Cosmopolitan Hotel.

“I risultati di questa edizione, dovuti soprattutto alle esportazioni – ha detto il presidente Sagripanti – dimostrano come il Micam resta un punto di riferimento per il sistema moda calzatura internazionale, un appuntamento irrinunciabile per espositori e buyer.”
Per il presidente della sezione calzature di Confidustria Macerata Tonino Ciannavei, “la situazione di venti di guerra tra Russia e Ucraina ha generato incertezza e le vendite verso la Federazione Sovietica hanno subito una flessione, anche per la svalutazione del rublo.” Parole di sconforto anche per il mercato interno che “rimane un problema in quanto è rischioso e praticamente finisce per essere inesistente.”

“E’ necessario che la domanda interna riparta al più presto per favorire la ripresa dei consumi” , ha dichiarato il presidente della sezione calzature di Fermo Arturo Venanzi che poi ha aggiunto, “questo potrà avvenire solo con provvedimenti ad hoc che nel nostro comparto debbono necessariamente riguardare il taglio del cuneo fiscale, la riduzione delle tasse alle aziende, e a livello regionale un incremento dei contribuiti per l’internazionalizzazione. A tutto questo, si deve proseguire nella lotta alla contraffazione e nell’affermazione del “made in” e dell’etichettatura d’origine obbligatoria”. Provvedimento questo che se fosse adottato, potrebbe favorire l’aumento della domanda interna e quindi delle produzioni aziendali.
Prossimi appuntamenti per il comparto calzaturiero dal 12 al 14 marzo a Dusseldorf, dal 18 al 21 marzo all’Obuv di Mosca, il 24-25-26 marzo a Shangai e dal 2 al 4 aprile ad Almaty

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