La Fondazione Carima querela Banca Marche. Al centro della denuncia ci sarebbe la ricostruzione presentata dal gruppo Lanari al Tribunale di Ancona. Secondo la ricostruzione fornita si ipotizza che la Fondazione presieduta da Franco Gazzani avesse agito per nuocere banca ed azionisti. Dopo la decisione dello scorso febbraio assunta dal Cda della Fondazione, Gazzani ha dato mandato all’avvocato Gabriele Cofanelli di contestare quanto presentato dal gruppo presentando querela per diffamazione. La Fondazione infatti ha contestato su tutti i punti la ricostruzione, sostenendo invece di agire nell’interesse e nella tutela dei risparmiatori. Nello specifico nel documento presentato al Tribunale di Ancona si sottolinea come la nomina di due consiglieri, Francesco Maria Cesarini e Giuseppe Grassano sia stata fatta proprio per mettere in cattiva luce il gruppo Lanari attraverso un’azione di controllo ossessiva che ha portato alla segnalazione alla Banca d’Italia. Da parte sua la Fondazione sottolineava invece come quella scelta rispondesse a precisi criteri per un quadro trasparente di Banca Marche evidenziando come il gruppo Lanari non potesse essere finanziato per la sussistenza di un limite tra il patrimonio della banca e le percentuali finanziate ad un solo gruppo. Da qui la crisi di liquidità per il gruppo e le dimissioni di Bianconi.
