da Rossella Nerpiti del Pd civitanovese riceviamo e pubblichiamo:
“Il consiglio di riflettere prima di parlare lo rispedisco al mittente, cioè al nostro caro sindaco Mobili, che come al solito risponde con l’arroganza di chi si trova in difficoltà. Ha ridotto la nostra protesta al fatto che ” i cantieri creano disagio”, ma voglio spiegargli che mai nessuno di noi ha protestato per questo. Constato con rammarico che il sindaco non riesce a distinguere gli aspetti sociali, umani e civili da quelli politici. A noi “nordisti” di Via Nave ( coloro che abitano nel tratto compreso dopo l’incrocio con Via Trento) interessa il criterio con cui sono state adottate certe scelte. Leggo che sono stati stanziati più di 300.000 mila euro per la riqualificazione del centro ma che questi fondi non sono sufficienti a completare tutta la via. Allora mi chiedo, con tale cifra non si sarebbero potute fare prima le fognature, l’asfalto e nuovi marciapiedi su TUTTA via Nave anziché pavimentare metà via e una piazzetta asfaltata solo pochi anni fa? Si è parlato di “atto di coraggio, visto che nessuna giunta prima si era azzardata a mettere mano ad una zona estremamente delicata”; ci spieghi Mobili se si riferisce all’aspetto tecnico o economico. Riguardo al primo gli ricordo che lui è responsabile della salute dei cittadini per cui è un suo dovere e non un atto di coraggio rendere sicura una zona da lui stesso dichiarata delicata: visto che è emerso che una parte della rete idrica è ancora in eternit dimostri “coraggio” e coerenza facendo un monitoraggio di questa. Se invece si riferiva all’aspetto economico, mi pare di aver letto che questa giunta ci ha indebitato per i prossimi 30 anni per spalmare mutui contratti per debiti pregressi, per cui…E’ nel dna del centro destra addossare le colpe delle proprie incapacità a chi li ha preceduti, non può dire Mobili che “in qualche mese non si può rifare il borgo marinaro” quando in 15 anni di governo, tranne il rifacimento di Corso Umberto I e i vialetti della piazza, non si è aperto alcun cantiere in quella zona. Per inciso se si fosse risparmiato sui materiali utilizzati per quei lavori probabilmente ci sarebbero stati i fondi per altre opere. Nessuno gli chiede la bacchetta magica, ma capacità di programmazione e un buon uso del denaro pubblico. Riguardo “la puzza di strumentalizzazione politica” informo il mio sindaco che in quella via ci sono nata e cresciuta e tuttora vi abita la mia famiglia. Se si riferisce invece alla presenza di altri esponenti del Pd sabato mattina, gli ricordo che i residenti avevano informato a mezzo stampa che ci sarebbe stata questa iniziativa: dove erano gli amministratori del centro destra? Ciò dimostra che noi abbiamo a cuore i problemi di questa città, la nostra è una politica di servizio e non una politica a servizio di pochi. Siamo sempre presenti dove esistono problemi reali con spirito di solidarietà e sensibilità, e ci proponiamo di trovare soluzioni alternative. La vera politica è questa e non solo presentarsi per tagliare nastri”