La cessione delle quote di Gas Marca, checché ne dicano gli esponenti di Fratelli d’Italia, piuttosto che altri esponenti del centrodestra civitanovese, recepisce un obbligo di legge. E’ quindi singolare leggere critiche da parte di chi critica un’amministrazione comunale che si sta adeguando ai dettami normativi, elogiando chi invece quelle norme le disattende. Spingere per l’elusione della legge come fanno gli esponenti locali di Fratelli d’Italia non mi sembra certo nello spirito di chi vorrebbe amministrare la città. L’amministrazione comunale, e in questo senso si sono espressi sia il segretario generale che il responsabile del settore economico dell’ente, era tenuto alla progressiva cessione di Gas Marca. Lo dicono le leggi nazionali così come gli indirizzi comunitari.
La nostra amministrazione porterà avanti tale operazione con il massimo scrupolo, e si è preoccupata particolarmente di tutelare i posti di lavoro del personale della società ed al mantenimento della sede a Civitanova Marche, con delle specifiche nel bando. E’ quindi falso e privo di fondamento mettere in dubbio questi aspetti.
Trovo infine che i componenti di Fratelli d’Italia non abbiano quindi colto nulla del progetto di cambiamento contenuto nella nostra vendita, come esposto in consiglio comunale. Infatti nello stesso bando di vendita delle quote di Gas Marca saranno previste delle premialità che vadano ad avvantaggiare le progettualità di sviluppo della società e di aggregazione territoriale con le società partecipate dei dintorni. Sarà un’alienazione, quindi, che non solo non penalizzerà né l’Atac né il comune, ma sarà anzi foriera di notevoli introiti per il bene della città e favorirà una programmazione ed una strategia aziendale più complessiva e di ampio respiro di cui il comune di Civitanova sarà assoluto protagonista.
Nota stampa del sindaco Tommaso Corvatta