Fuggivano dal servizio militare, obbligatorio anche per le donne in Eritrea, e volevano raggiungere la Norvegia due cittadine eritree arrestate nell’aeroporto di Falconara per detenzione di falsi passaporti finlandesi. Entrambe hanno patteggiato una pena, sospesa, di 20 mesi di reclusione e sono state rimesse in libertà dal giudice di Ancona Francesca De Palma: verranno espulse.
Quando hanno compreso che sarebbero dovute tornare in patria, sono scoppiate in lacrime. L’accusa nei loro confronti era di possesso e fabbricazione di documenti falsi, reato spia dell’antiterrorismo e per il quale si rischia da uno a 5 anni di carcere: evidentemente però è stato escluso ogni collegamento con fenomeni di terrorismo. Dalla Libia le due donne sarebbero arrivate in Italia in barcone e poi si sarebbero spostate a Taranto. Ieri avevano intenzione di prendere un volo Ryanair per Londra. Al controllo di frontiera però i documenti presentati sono risultati contraffatti in maniera grossolana e senza timbri.