Di Emanuele Trementozzi
Per fortuna, data l’ora tarda e il giorno di festa, si trovava a passare in Via Vicolo della Fiera la notte di Natale che portava al giorno di Santo Stefano. Un pezzo di intonaco si è infatti staccato improvvisamente da un casolare abbandonato da uno dei vicoli della città alta, per fortuna in orario tale che nessuno potesse trovarsi lì. Erano circa le 2 e 30 di notte quando un rumore sordo interrompe il silenzio notturno e a terra, tra la massa più grande e i detriti spezzettati dall’impatto, l’amara scoperta. Il casolare in questione si trova in uno stato di fatiscenza da molto tempo e la fragilità delle mura esterne è facile da cogliere a vista d’occhio. Già tempo fa i residenti lamentavano lo stato dello stabile e ricordavano di una simile caduta di intonaco qualche mese fa, anch’essa fortunatamente senza conseguenze per vicini di casa e passanti. Ora il problema che si ripropone. Quello che ci si chiede è a chi spetta la manutenzione ordinaria e straordinaria del casolare e qualora lo stato di abbandono fosse voluto, cosa si aspetta a rintracciare i proprietari dato che la condizione di fatiscenza rappresenta un pericolo per i vicini e passanti. Cosa sarebbe successo se si trovava a frequentare il vicolo un qualsiasi residente o ancor peggio un bambino? Si crede forse che un pezzo di intonaco in testa non sia poi così grave e pericoloso? Sarebbe importante ricordare che qualsiasi oggetto proveniente dall’alto assume velocità e consistenza e nel caso specifico rappresenta un grave pericolo per la collettività. O come troppo spesso accade nel nostro Paese, si attende la tragica fatalità prima di poter intervenire? Siamo giunta al secondo avvertimento, il terzo potrebbe essere troppo tardi.