“Passeggiare la domenica pomeriggio, con quel bel vento, e con una macchina fotografica, andando da sud verso nord lungo la spiaggia, è una delle cose più piacevoli in queste domeniche di depressione e crisi -scrive a civitanovalive Enrico Lattanzi- che poi aggiunge “ camminando , osservando, fotografando verso il molo sud, ci si imbatte nel “monte della vergogna” che in prospettiva ha la pretesa di fare concorrenza al Monte Conero. Ebbene oramai ci abbiamo fatto l’occhio, c’è questa pattumiera coperta da un telone verde di plastica, ma da quando, due, tre anni? Da che cosa è dato quell’inquinamento? Produce ancora danni? Come si vuole bonificare? L’amministrazione Comunale se ne occupa? Qualcuno ci sta lavorando? O la soluzione è mettere lo sporco sotto il tappeto? Contando sul fatto che abbiamo poca ” memoria” che di fatto ci ha abituati e condannati a convivere con molti obbrobri o inquinamenti della nostra città: dall’ambiente, alla classe dirigente, all’urbanistica, agli amministratori, dalla pratica di governo ai maneggioni, ecc.
Continuavo a camminare con la testa presa da queste considerazioni, quando ho visto una grande scia sul mare che dalla bocca del porto veniva spinta dal vento e dalla corrente verso riva, ed ho visto quella roba fotografata? Cos’è, da dove viene, quanto è dannosa? Soffoca il mare? E’ mucillagine? Qualcuno darà una risposta? Ecco di fronte a questi interrogativi, mi sono cascate letteralmente le braccia, perchè molto probabilmente non si avranno risposte. Ma è giusto questo? No! non è giusto, e per questo cerco di sollevare il caso affinchè qualcuno ne se occupi, in primis chi è preposto. Ecco, con queste foto, non vorrei… far perdere la memoria, contro l’assuefazione…”
