Un fiume di droga destinato a inondare Civitanova è stato intercettato nei giorni scorsi dalla polizia in città. Un carico di quasi 7 chili di cocaina che viaggiava nascosta in un furgone e che, una volta tagliata e venduta a 100 euro a grammo, avrebbe fruttato ben 2,4 milioni di euro alle organizzazioni criminali. Civitanova ancora una volta, ed è così da anni, emerge come una zona ‘privilegiata’ per consumo e traffico di droga. Eppure di questa emergenza, che dovrebbe essere centrale nel dibattito sulla sicurezza, tanto che perfino il procuratore capo di Macerata tempo fa lancio’ l’allarme, non si parla in città, non ne parla il Comune, non ne parlano i partiti (né di destra, né di sinistra, né pentastellati) non ne parlano le associazioni, meglio parlare dei parcheggi o dei cani. Insomma, si fa finta di niente. Anche il web, generoso di giudizi e di commenti sul crescente degrado se compare la foto di un caravan di zingari o quella di un sacchetto dei rifiuti abbandonato sul marciapiede, quando nella cronaca irrompe la droga passa oltre, fa finta di nulla. Nei tanti speakers non si leggono accuse a spacciatori, trafficanti o ai consumatori di cocaina, molti dei quali appartengono alla ‘Civitanova bene’, ma meglio non disturbarli anche se con quei soldi viene finanziata la criminalità. Di questo degrado, che è il peggiore di tutti, non si parla mai abbastanza, perfino nel dibattito politico, anche se i numeri del Sert parlano di emergenza consumo e tutte le risultanze investigative confermano un florente mercato dello spaccio. Ma, si continua a parlare di altro.
Domandatevi chi usa la cocaina,quanti professionisti,figli di papa’,imprenditori con soldi che ne fanno un uso continuo ? Perché ce’ l’omertà’? Non se ne parla? Eppure per i mendicanti si prendono firme per li zingheri si scrivono fiumi di parole ma per la coca tutti zitti,nessuno scrive.Domandatevi perche’
Hai perfettamente ragione!
Cari amici, la stampa nazionale, la RAI TV, etc. diffondono ottimismo, ma per chi?
Per i giovani? Nel maceratese lo spaccio e il consumo di droga continuano a crescere, soprattutto fra gli adolescenti (11-14 anni!).
Ma com’è possibile che questo fenomeno è sempre più diffuso?
La droga non arriva dal cielo. Qualcuno la fa produrre, la fa arrivare qui (con l’appoggio di qualche complice insospettabile) e la fa girare nelle nostre strade e scuole, approfittando di tutti quei piccoli truffatori e spacciatori che per raccimolare quattro soldi, non fanno altro che ingrassano i grandi signori della droga sulla pelle degli altri. Sulla pelle dei nostri figli!! Ai quali, quando sono fortunati, non rimane poi che un futuro di malattie e di disagi sociali.
Questa è la storia di tanti. E questo è il meccanismo.
Quindi, se il fenomeno continua ad aumentare, è sicuramente perché si continua a sottovalutare il fondamentale ruolo, in questo mercato della morte, di questi piccoli truffatori e spacciatori.
Ma allora, visto che, come in tutte le cose, sono tanti “piccoli” che formano il “grande”, per affrontare questa dolorosa piaga sociale, non è forse più semplice che cerchiamo, nel nostro piccolo, di contrastare questi piccoli spacciatori?
Non è forse più semplice fare questo, piuttosto che continuare a sperare da decenni che qualcun altro, “dall’alto”, riesca a contrastare i grandi potentati della droga? Facciamo la nostra parte. Qui destra, centro, sinistra, non conta. Parliamone con i nostri figli, informiamoci su come muoverci, denunciamo chi spaccia e segnaliamo le situazioni sospette. Insomma, non facciamo che sia sempre troppo tardi. Le Forze dell’Ordine e la Magistratura, da tempo, chiedono aiuto a noi genitori, alle scuole (presidi, insegnanti, etc.) e a chiunque sa o può sapere.
Quanti girano la faccia dall’altra parte? Troppi.
Ogni anno c’è lo stesso problema ed ogni anno è sempre peggio.
Viviamo in una società sclerotizzata dove pare che tutti sappiano tutto ma, poi, nei fatti, le cose vanno sempre peggio perché nessuno sa niente o fa finta di niente! I nostri figli hanno bisogno di noi perché qualcuno, per i suoi piccoli e ignobili interessi e nell’indifferenza di troppi, ce li sta portando via!
Cosa sognavamo e continuiamo a sognare per i nostri figli?
Chi vi scrive, facendo seguito alla lettera dell’anno scorso, è un gruppo di genitori che, per esperienze dirette o indirette, vive con grande sofferenza questo problema e vuole stimolare a riflettere i tanti genitori che ancora sottovalutano il problema.
I nostri figli hanno il diritto di crescere in una società più giusta e solidale.
Ma chi deve dare delle risposte ai giovani se non la gente comune che si deve interessare di più ai reali problemi della società? Non facciamo che si spera sempre che ci deve pensare qualcun altro…
Tanti cari auguri a tutti!
Alcuni genitori preoccupati