Da Andrea Gentili del Pd di Monte San Giusto riceviamo e pubblichiamo:
“Da tempo la posizione del consigliere Castagna in Consiglio Comunale (Candidato Sindaco per la lista Vita Nuova a Monte San Giusto) sembra essere sempre più vicina alle scelte operate dal Sindaco Lattanzi. Applicando il principio del pendolo, da mesi ormai il consigliere pur stando tra i banchi dell’opposizione non fa altro che votare insieme alla maggioranza, dichiarandosi favorevole alle scelte fatte e difendere energicamente l’operato dell’amministrazione nonostante le apparenti incolmabili divergenze del proprio programma elettorale. Dal punto di vista regolamentare, abbiamo poco da eccepire, se non per lo strano, totale e repentino cambiamento di atteggiamento e di vedute effettuato in pochi mesi. Insomma, fino a qualche consiglio comunale fa, secondo il Consigliere Castagna, Lattanzi sembrava essere la causa principale di molti mali sangiustesi, mentre oggi, tutto sembra essersi svolto in maniera sana,giusta ed ineccepibile.
Ne prendiamo comunque atto. Probabilmente si tratta di un semplice ritorno a casa. Forse, nella Casa delle Libertà sangiustese hanno fatto la pace, adesso però ci chiediamo quale sia il reale motivo di questo riavvicinamento, e se magari Lattanzi, per la sua coalizione, stia forse preparando una eventuale candidatura a sindaco dello stesso Massimiliano Castagna. Qualora il progetto sia questo, per onestà politica e intellettuale andrebbe ufficializzato in Consiglio Comunale dal Sindaco del cambio di casacca del consigliere Castagna e conseguente ingresso in maggioranza. Non ha alcun senso siedere tra i banchi dell’opposizione e sistematicamente votare a favore dell’Amministrazione, tanto vale entrare in maggioranza. O forse un’eventuale ritorno di Castagna turberebbe alcuni equilibri partitici visto che proprio Consigliere Castagna fu additato come l’artefice della sconfitta del candidato sindaco UDC Moreschini nelle elezioni del 2004? Serve maggiore chiarezza per rispetto del Consiglio Comunale e tutta Monte San Giusto, che di tutto ha bisogno meno che di biechi giochetti politici”.