Dircredito, Fiba-Cisl e Fisac-Cgil hanno indetto uno sciopero dei dipendenti di Banca Marche per l’intera giornata lavorativa di venerdi’ 6 settembre. Lo rende noto una nota diramata dopo l’incontro tra i rappresentanti dei lavoratori e il direttore generale di BM Luciano Goffi. Allo sciopero non aderiranno le altre due sigle sindacali aziendali, Fabi e Uilca-Uil. L’incontro con Goffi – riferiscono Dircredito, Fiba-Cisl e Fisac-Cgil – ”ha confermato in pieno le preoccupazioni gia’ espresse in merito alle linee e agli effetti che il piano industriale presentatoci avra’ sul futuro della Banca e dei lavoratori. Rimangono inalterate le possibilita’ di cessione della Carilo, di 50 filiali del Lazio e dell’Emilia Romagna e della revisione del Polo informatico”.
Banca Marche potrebbe attivare il fondo esuberi per le uscite volontarie dei lavoratori gia’ nel 2013. La misura, che potrebbe interessare fino a 300 lavoratori, e’ stata comunicata ai sindacati aziendali nell’incontro con la direzione generale sulle misure previste dall’aggiornamento nel piano industriale approvato dal board dell’istituto di credito. Nello stesso incontro, BM avrebbe confermato la cessione di alcuni asset, una misura che potrebbe interessare quasi 400 dipendenti: per la Carilo e una cinquantina di sportelli sarebbero attese offerte vincolanti entro settembre. L’azienda avrebbe inoltre identificato significativi recuperi di costi anche sul Centro elaborazioni dati, senza peraltro chiarire se il servizio verra’ o meno esternalizzato. Nei prossimi anni potrebbe essere interessata da una ipotesi di vendita anche Medioleasing: una misura che non avrebbe pero’ – stando a quanto riferito – conseguenze sul personale.