La Regione si rivolgerà direttamente alla Banca d’Italia per la vicenda di Banca Marche, insieme a sindacati, fondazioni bancarie e associazioni. Lo prevede una risoluzione votata (con 5 astensioni) dal Consiglio regionale delle Marche. Il mandato è di incontrare “il prima possibile i vertici di Bankitalia e del Governo nazionale per definire con certezza le questioni inerenti ricapitalizzazione, piano industriale e assetti futuri dell’istituto, con riguardo anche agli aspetti occupazionali”.
E intanto il governatore delle Marche Gian Mario Spacca, intervenendo in aula durante il dibattito sull’istituto di credito marchigiano, ha parlato di un possibile partner. Esiste “un istituto di credito che per noi deve essere coerente con il profilo di economia diffusa del nostro territorio” che può intervenire nell’operazione di salvataggio di Banca Marche. Ma per andare avanti con il progetto, che prevede anche un’operazione azionariato diffuso e la presenza di gruppi finanziari esteri, bisogna attendere “gli
stress test effettuati dalla Bce sulle banche italiane”. Per queste motivo, Spacca non ha fretta di arrivare all’appuntamento con Bankitalia per il quale l’Assemblea gli ha dato oggi mandato.