Centocinquantamila litri di spumante made in Marche sono pronti per “annaffiare” l’arrivo del 2011. E’ la stima di Coldiretti Marche in vista del Capodanno, con le “bollicine” prodotte dalle imprese agricole della regione che sulle tavole hanno tutte le carte in regola per prendere il posto dello champagne francese, la cui importazione è diminuita del 20 per cento negli ultimi dieci anni. Gli spumanti nostrani offrono un ottimo rapporto qualità prezzo e non hanno nulla da invidiare alle bottiglie straniere contribuendo a pieno titolo al successo di un’Italia che ha conquistato il titolo di primo esportatore e produttore mondiale di vini frizzanti. Senza dimenticare che i brindisi con le “bollicine” marchigiane sono anche a km zero, ovvero contribuiscono a combattere l’inquinamento, non dovendo essere trasportati per lunghi tratti prima di arrivare sulle tavole e riducendo quindi le emissioni di anidride carbonica. Tra i vini a denominazione di origine made in Marche, l’Offida Passerina – spiega Coldiretti Marche – è uno spumante giovane, dai profumi di frutta e prodotto con metodo charmat, mentre il Verdicchio dei Castelli di Jesi spumante Doc, fatto con metodo classico, è più strutturato. Entrambi sono ottimi da stappare alla mezzanotte. Per il cenone, il primo va benissimo come antipasto, mentre il secondo accompagna alla perfezione piatti di pesce, tartufo, formaggi. Con i dolci, invece, è perfetta la Vernaccia di Serrapetrona Docg. Per gustare appieno lo spumante occorre però seguire alcune piccole regole. Innanzitutto, secondo Coldiretti Marche, serve evitare di offrirlo ghiacciato. La bottiglia va tirata fuori dalla cantina un paio d’ore prima e raffreddata in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e sale grosso. La temperatura migliore è compresa fra gli 8 ed i 12 gradi. Berlo esclusivamente in una flûte a forma di tulipano che consente agli aromi di svilupparsi liberamente. Per gustare al meglio l’effervescenza – continua Coldiretti Marche – sciacquare i bicchieri con acqua calda e sapone neutro. Per stappare lo spumante occorre tenere con una mano il tappo e far ruotare con l’altra mano la bottiglia leggermente inclinata accompagnando sempre l’espulsione del tappo. Far uscire poi lentamente il gas e versarlo tenendo la bottiglia dal fondo e non dal collo per evitare che lo spumante si riscaldi con il calore della mano. Mai utilizzare del ghiaccio nel bicchiere. Le bottiglie – conclude Coldiretti Marche – vanno conservate in una cantina buia, fresca e senza sbalzi di temperatura, in posizione orizzontale.