Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha invitato a non fare ”allarmismi” sul salvataggio di Banca Marche, e a “leggere con attenzione il comunicato del Fondo Tutela Interbancario Depositi: l’approvazione va fatta ora e non da gennaio” quando entrerà in vigore la nuova normativa europea sul salvataggio interno (bail in). ”E’ interesse di Banca Marche ripartire e del Fondo di rientrare nell’investimento” ha aggiunto rispondendo in aula al consigliere di Ap Mirco Carloni.
Il governatore ha sottolineato che intanto è arrivato l’ok all’aumento di capitale da parte del Fondo interbancario, “che qualche mese fa non appariva scontato. E’ interesse di Banca Marche ripartire e del Fondo di rientrare nell’investimento. Cosa che può avvenire solo se la banca funziona bene. I nostri interessi e quelli del Fondo coincidono”. Ceriscioli ha suggerito “a tutti una riflessione, rinunciando ad un pò di vetrina e concentrandosi sulle cose concrete”. “Lei non sa come mi sono mosso – ha insistito, rivolgendosi a Carloni -, se anche altri hanno la sua idea, vuol dire che mi sono mosso con discrezione”. “Il presidente di fatto ha evitato di rispondere sul futuro di Banca Marche – ha osservato Carloni – posso capire la prudenza e la scelta di lavoro nell’ombra, ma rimane un silenzio di fondo su un impegno concreto che la Regione Marche intende assumersi al fine di scongiurare che siano i cittadini marchigiani e i piccoli imprenditori a pagare il conto di anni di malagestione dell’istituto di credito”.
Poco prima, l’assessore Manuela Bora aveva ricordato che la gestione straordinaria di Banca Marche “dovrà terminare entro il 31 dicembre 2015”.