Ma quante parti recitano questi politici di poco conto! Stanno in maggioranza, dovrebbero risolvere i problemi e invece li denunciano come se fossero all’opposizione. La presa di posizione di Forza Italia contro la Regione, ovvero contro Acquaroli e Saltamartini, è pesante: si utilizzano valutazioni nette e trancianti. Si parla di una Regione colpevole di “annichilire le professionalità presenti nell’ospedale di Civitanova” e si afferma che “l’ospedale di Civitanova non può essere di serie B”, perché di fatto lo è rispetto a Macerata.
Eppure, fino ad ora sono rimasti in silenzio. Silenzio quando una TAC nuova è rimasta abbandonata e impolverata nel COVID Hospital per tre anni. Ho dovuto denunciare quella situazione scandalosa con una diretta, ma dal Comune tutto taceva, come se la questione non interessasse. Silenzio anche quando, dopo aver promesso che la TAC sarebbe arrivata all’ospedale di Civitanova in poche settimane, è stata invece dirottata a Recanati, dove è sotto-utilizzata. Perché? Per una marchetta elettorale, visto che a Recanati si votava.
I nostri “patrioti” sono rimasti muti per tre anni, mentre la Regione avrebbe dovuto smantellare il COVID Hospital e onorare un contratto stipulato tra Regione/ASUR e Comune. Quel contratto prevedeva che, al termine dell’emergenza, la Fiera fosse restituita al Comune, come era stata consegnata, per le sue attività economiche e fieristiche. Ma niente, silenzio assoluto di tutti.
Zitti quando il primario del pronto soccorso denunciava la carenza di medici e personale sanitario in un reparto ormai al collasso. Zitti anche quando quel primario veniva “ripreso”. E come non ricordare il caso del medico donna dell’esercito, arrivata per qualche settimana? Una soluzione di facciata festeggiata senza alcuna riflessione concreta.
Nessuna parola quando i reparti mancavano – e mancano tuttora – di personale, o quando i 10 milioni promessi per ammodernare l’ospedale non si sono mai visti. Silenzio su tutto. La colpa principale di questa situazione? È del sindaco Ciarapica. Per perseguire i suoi interessi politici e personali, e per la sua carriera, non ha mai alzato la voce né fatto valere il peso di Civitanova.
Oggi, da presidente della Conferenza dei Sindaci della provincia di Macerata, non ottiene nulla per la città. La TAC nuova, promessa entro la fine dell’anno, arriverà – forse – a metà 2025. Intanto, a Macerata si inaugurano macchinari avanzati: TAC, risonanze magnetiche, tecnologie di ultima generazione. Tre inaugurazioni in pochi mesi.
Ora arriva un nuovo piano aziendale che penalizza Civitanova su più fronti: farmacia, oncologia e, soprattutto, cardiologia. E cosa fa il sindaco? Nell’intervista al Carlino non offre risposte concrete né impegni puntuali, solo le solite frasi generiche. Non affronta la questione della Fiera né spiega cosa sta succedendo con la TAC. Si limita a scaricare le responsabilità sull’opposizione, quando sono esclusivamente della maggioranza.
Fino a quando Civitanova dovrà pagare il prezzo di questa amministrazione inadeguata? Tutto viene risolto con propaganda di facciata e pubblicità. Ed è ridicolo che oggi Forza Italia si lamenti di ciò che non è riuscita a fare, dimenticandosi di quel documento contro Saltamartini, in cui lo stesso veniva definito “un furbotto di paese” che spostava risorse verso i suoi bacini elettorali, aggiungendo che a Civitanova “non avevamo l’anello al naso.” Firmato, tra gli altri, da Morresi, Croia e altri esponenti della destra.
La memoria, evidentemente, non aiuta. E la commedia si ripete: Ciarapica, vice-segretario regionale di Forza Italia e sindaco di Civitanova, firma un documento contro le scelte regionali, ma non ha mai contrastato quelle stesse scelte pur avendone il potere. Un potere che, se non esercitato, non serve a nulla. Anzi, causa danni e permette agli altri di prendersi gioco della nostra città.
Di Giulio Silenzi