Da tempo a Civitanova si vociferava che le cose in “casa Paciotti” non andassero tanto bene dal punto di vista economico. Alla fine voce dopo voce, ecco che la notizia diventa ufficiale. La Cesare Paciotti spa, azienda leader nel settore delle calzature di lusso, ha chiesto il concordato preventivo. L’istanza è stata presentata in Tribunale a Macerata a fine dicembre, ma se ne è avuta notizia nelle ultime ore.
Non sono trapelati dati ufficiali, ma si parla di debiti per decine di milioni nei confronti di creditori e banche. In allarme i sindacati per i 250 addetti diretti: ”rilanceremo”, assicura Paciotti. Con il concordato preventivo, si vuol tentare una strada che porti ad una qualche soluzione attraverso la presentazione di un piano di rientro presentato dalla società e su cui il Giudice dovrà esprimersi.
Da quanto è emerso -sulla vicenda nessun comunicato ufficiale è stato fatto-, sembra che anche la Paciotti sia stata vittima della crisi del sistema economico italiano.
Al momento il piano non è stato presentato e di conseguenza non è possibile ipotizzare cifre sull’ammontare della ristrutturazione .
Il prossimo passo in questa vicenda sarà ora la data per l’udienza che il Tribunale dovrà fissare, dopo la quale, la Paciotti spa, avrà 60 giorni di tempo (fino a 120 più altri 60 di proroga) per confermare l’ipotesi di concordato in base alla presentazione di un Piano. Altrimenti l’azienda potrebbe scegliere per l’accordo di ristrutturazione del debito.
La domanda di concordato presentivo blocca i ricorsi dei creditori, che non possono iniziare o proseguire azioni esecutive o cautelari sul patrimonio del debitorie.
