CORVATTA ATTACCA FORZA ITALIA: “IPOCRISIA SULL’OSPEDALE DI CIVITANOVA”

L’ex sindaco di Civitanova, Tommaso Corvatta, interviene duramente contro Forza Italia, accusandola di incoerenza nella gestione del futuro dell’ospedale cittadino. Corvatta punta il dito contro le recenti lamentele del partito sul rischio di depotenziamento del nosocomio, ricordando il ruolo svolto dall’attuale sindaco, Fabrizio Ciarapica, nelle scelte passate.

Ci vuole una bella faccia tosta da parte di Forza Italia a lamentarsi per il pericolo di depotenziamento dell’ospedale cittadino, quando Ciarapica, loro sindaco di riferimento, nel 2017 definì l’avvio di questo stesso processo ‘giorno felice’”, ha dichiarato Corvatta.

L’ex primo cittadino sottolinea che il destino dell’ospedale era prevedibile già anni fa. “Se non fosse cambiata la politica sanitaria regionale, era chiaro che l’ospedale di Civitanova sarebbe diventato un grande pronto soccorso”.

Corvatta evidenzia come le politiche sanitarie attuali abbiano creato una situazione drammatica: “Siamo nel mezzo di una crisi epocale nella sanità, con una medicina sempre più complessa e una carenza di personale medico e infermieristico. Invece di concentrare risorse negli ospedali più qualificati, si moltiplicano le spese con strutture come le AST e si disperdono le risorse con progetti inutili, come il cosiddetto ‘ospedale’ di Amandola, che non è né un vero ospedale né una lungodegenza”.

Secondo Corvatta, questa mancanza di visione penalizza anche l’ospedale di Civitanova, minacciato non solo da Macerata ma anche dal nuovo ospedale di Fermo: “Servirebbe un progetto strategico a livello interprovinciale, invece si continua con decisioni frammentarie e di piccolo cabotaggio”.

Corvatta ha anche ricordato una proposta del movimento Futuro in Comune, presentata nel 2020, che puntava su una funzione strategica per l’ospedale di Civitanova. “La nostra proposta prende atto della necessità di concentrare le risorse, ma individua un ruolo chiave per Civitanova, come ponte tra le due province. Forza Italia, invece, preferisce dimenticare il proprio passato e guardare solo alla pancia della gente. Nulla di nuovo, nulla di buono”.

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