COSMARI: FATTO FUORI IL PRESIDENTE CIVITANOVESE ROGANTE

La presidenza di Rogante al Cosmari è durata appena undici mesi. Eletto a larga maggioranza su proposta del sindaco Ciarapica, che nel proporlo ne cantava le gesta, un tecnico di assoluto valore , una fortuna averlo .L’ingegnere nucleare civitanovese, con un curriculum impressionante e una comprovata esperienza in ambiente e ricerca, era stato nominato presidente del Cosmari nel settembre 2023. Tuttavia, di recente, è stato silurato dallo stesso Ciarapica che lo aveva sostenuto e fatto eleggere undici mesi fa.

Nonostante si affermasse la necessità di un tecnico, un manager capace di gestire una struttura come il Cosmari, con 50 milioni di fatturato e 600 dipendenti, i risultati ottenuti in questi undici mesi devono essere stati così insignificanti da spingere i sindaci di centrodestra, guidati da Ciarapica, a spartirsi i posti retribuiti e di comando del Cosmari in maniera lottizzata e partitica. In questo processo, la competenza e l’esperienza sono state messe da parte in favore dell’appartenenza politica e degli interessi di ristretti gruppi di potere (Ciarapica, Gentilucci, Acquaroli).

Il nuovo presidente, scelto su indicazione di Fratelli d’Italia, e in particolare di Acquaroli, non ha alcun titolo o competenza specifica, ma è stato nominato per mantenere gli equilibri politici a destra di Potenza Picena. Anche i due nuovi componenti, uno di Camerino e l’altro di Recanati, sono stati selezionati senza tenere conto delle competenze, senza presentare curriculum e, fatto ancor più grave, senza un programma definito . Raccolta differenziata , tariffe, situazione finanziaria, biogestore ecc.I partiti di destra hanno voluto occupare i posti retribuiti senza alcun riguardo per il merito, nella più bieca logica di lottizzazione spartizione.

Di Rogante, il presidente “salvatore”, nessuna parola. Dopo undici mesi, è stato di fatto rimosso senza alcuna spiegazione o valutazione. Un trattamento ingiusto, ma prevedibile, dato che, quando non sei più funzionale agli interessi di Ciarapica, vieni liquidato bruscamente, anche se sei un ingegnere nucleare “ di grande spessore” Unfici mesi fa serviva a sbloccare una situazione di stallo , oggi Rogante non serve più e si deve accontentare i fratelli di potenza picena.Alla fine, il conto di queste manovre lo pagheranno famiglie e imprese, con un aumento della tassa rifiuti del 20% per ora, e ulteriori sorprese in arrivo.

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