“Poteva andare peggio” è questa la frase ricorrente che si ascolta percorrendo le vie di Civitanova Alta, dove in via Annibal Caro, angolo con vicolo Tre Ponti è crollata parte di una palazzina. Rabbia, preoccupazione e allo stesso tempo gioia per lo scampato pericolo; è questo lo stato d’animo di chi da anni o addirittura da una vita abita nella zona. Intanto sono quattro le famiglie costrette a lasciare la propria abitazione, in tutto 15 persone che si aggiungono ai due nuclei familiari di Dalloro e Pasquali la cui casa è stata interessata dal crollo. Continui i sopralluoghi effettuati in tutta la giornata di ieri e di oggi da parte dei tecnici, degli amministratori e dei vigili del fuoco, allo scopo di verificare le reali condizioni della zona che è già stata isolata dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico. A disposizione dei cittadini sono state messe delle cisterne, una a Porta Marina, un’altra in via Corridoni e la terza al Campo Boario. Dai primi accertamenti sembrerebbe che il crollo sia stato determinato da una perdurante perdita delle tubazioni dell’ acqua che ha provocato una graduale erosione delle grotte di tufo che si trovano sotto l’edificio. Disagi sono da registrare anche per quanti abitano nei pressi della torre dell’acquedotto impossibilitati ad uscire con le proprie auto. Attivo sin dai primi momenti il Centro operativo comunale incaricato di gestire l’emergenza. Già nei giorni scorsi le famiglie Dalloro e Pasquali si erano rese conto che qualcosa non andava, e che le pareti delle loro abitazioni iniziavano a dare segni di cedimento. Per questo avevano dato incarico ad una ditta specializzata di effettuare il controllo statico dell’edificio e fare gli interventi necessari. Il crollo però, purtroppo, è arrivato prima. (FOTO ROBERTO VIVES).
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