DA VERDE E PARCHI, COSTAMARTINA/VILLA EUGENIA DIVENTA ZONA COMMERCIALE. PASSA LA LOTTIZZAZIONE ERCOLI. ALTRA COLATA DI CEMENTO

Dopo il Consiglio comunale di ieri sera, stamattina Civitanova si sveglia con meno speranze.
La maggioranza, con il voto contrario di tutta la minoranza e di tre consiglieri di maggioranza (uno di Fratelli d’Italia e due della Lega), con un solo voto di scarto, (favirevoli:Ciarapica Troiani, Nori, Tiberi, Ruffini, Crocetti, Croia, Renzi, Fontana, Campetelli, Mercuri, Capozucca e Turchi ndr) ha approvato una mega variante in zona Piane Chienti: ben 44.290 mq. di terreno agricolo, avranno destinazione produttiva, con la possibilità di aggiungere volumi per capannoni industriali per 14.125 mq., di cui 1.412 mq. da poter destinare a commerciale.
NON C’E’ LIMITE AL PEGGIO!
Con il voto contrario di tutta la minoranza e di un solo consigliere di maggioranza (capogruppo di Fratelli d’Italia) è stata approvata (favorevoli:
Ciarapica, Troiani, Nori, Tiberi, Ruffini, Crocetti, Croia, Renzi, Fontana, Campetelli, Mercuri, Capozucca,
Turchi, Pollastrelli e Polverini e contrari: Micucci, Rosati, Iezzi, Paglialunga, Murri, Gismondi, Mancini, Bianchi, Squadroni e
Pantella ndr) una vergognosa variante in zona San Marone, tra Via Costamartina e la parte finale di Via Giovanni XXIII
(variante Cristallo proprietà Ercoli. Ben 13.521 mq. di terreno, a due passi dal Parco Monumentale di Villa Eugenia, cambieranno destinazione da “verde e parchi” a superficie su cui realizzare strutture terziarie.
Per la precisione: 2450 mq. di superficie commerciale e 750 mq. di superficie a destinazione direzionale. Ancora centri commerciali, in una zona residenziale di Civitanova, con destinazione naturale a verde pubblico. Una zona NOTORIAMENTE già ingorgata in mezzo al traffico, soprattutto nella parte finale di Via Giovanni XXIII, che va a confluire su Via Costamartina, anch’essa con tutta la sua problematicità.
Ma tra sorrisetti, distrazioni con telefonino alla mano, totale noncuranza, ieri sera due parti consistenti di Civitanova sono state svendute, in barba come sempre alla qualità della vita dei suoi cittadini. In un tempo in cui si dovrebbe tendere al consumo zero del territorio, ancora scelte dissennate che ci portano indietro di decenni.
Grande tristezza e sconforto, per una città che non accoglie più i suoi residenti, per la mania di questa amministrazione di attrarre altro … e per la chiara volontà di postporre il bene comune alle richieste di qualche privato, da evadere di volta in volta.
Letizia Murri

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