“Non conosco l’uomo che mi ha aggredito: ho visto solo un’ombra entrare di notte in camera mia, poi sono stata colpita con un coltello”. I carabinieri non le credono, ma è questa la versione fornita agli investigatori dall’entreneuse rumena di 25 anni ferita a coltellate il 16 novembre scorso a Piediripa di Macerata. Nell’accoltellamento la donna ha perso il bimbo di 7 mesi che portava in grembo. Interrogata con l’aiuto di un interprete, la ragazza, che sta rapidamente migliorando, non ha fornito alcun elemento utile alle indagini. Ha solo aggiungo che la piccola vittima era figlio del marito, rimasto in Romania. Questi, contattato telefonicamente dai carabinieri, non ha dato alcuna informazione utile a identificare l’accoltellatore. I militari stanno raccogliendo le testimonianze di altre persone che ruotano nell’ambiente dei locali notturni, e che sono entrate in contatto con la ragazza, giunta da pochi giorni in Italia. Intanto il pm Cristina Polenzani ha affidato al medico legale Antonio Tombolini l’incarico di effettuare l’ispezione cadaverica del feto. Il bimbo sarebbe morto subito, raggiunto alla testa dalla punta del coltello piantato dallo sconosciuto nel ventre della madre.