Quattrocento azionisti privati di Banca Marche, attraverso l’Unione Nazionale Consumatori, hanno chiesto in forma collettiva un risarcimento di danno per circa 30 milioni di euro a 31 persone che hanno ricoperto ruoli gestionali, amministrativi e di controllo nell’istituto di credito, e alla societa’ di revisione Price Waterhouse Coopers.
I destinatari sono accusati di avere affondato i conti della banca e il valore delle azioni, da 2 euro a 0,219 euro l’una.