Dodici indagati nella vicenda sulla sanità fermana. E’ questo il numero delle persone che hanno oggi ricevuto dalla procura della Repubblica di Fermo avvisi di conclusione delle indagini avviate nel 2009, e condotte dai carabinieri di Fermo, per far luce sulle liste d’attesa del nosocomio locale. A finire nel registro degli indagati, Lucio Baffoni, direttore del Dipartimento sperimentale del governo clinico, Lucio Giustini, direttore dell’Unità di oncologia, Michel Gerard Lalanne, direttore del Dipartimento di chirurgia, Stefano Dallari, responsabile dell’Otorinolaringoiatria, Mario Scarfini, legale rappresentante dell’istituto Palmatea di Porto San Giorgio, Mario Forti, ex direttore Zona territoriale 11, Rita Ferracuti, segretaria di direzione; e ancora, Asim Et Tamini, Massimo Bonetti, Marco Cordari, Giacomo Tucci e Redi Claudini, tutti e cinque medici specialisti. Le ipotesi di reato formulate dal procuratore capo Andrea Vardaro riguardano l’abuso in atti d’ufficio, il rifiuto e
l’omissione di atti, falso materiale e ideologico, la soppressione, la distruzione e l’occultamento di atti, oltre al concorso nel reato. L’inchiesta, partita dalle liste d’attesa, si era poi allargata alle sale operatorie, alle convenzioni tra la Zona Territoriale di Fermo e le strutture sanitarie private, alle autorizzazioni rilasciate ai medici a svolgere attività intramoenia nelle strutture private convenzionate, fino ai verbali di direzione.