“Siamo tornati da Verona con un’ottima impressione. Ci sembra che Cassa centrale stia facendo un’ottima lavoro con un’impostazione di prossimità e di ascolto nei confronti di noi Banche”.
Parole di soddisfazione e commenti più che positivi da parte della delegazione BCC di Civitanova Marche e Montecosaro di ritorno dal meeting di Verona.
Il Presidente Sandro Palombini, il suo vice (e Amministratore Delegato ai rapporti col Credito Cooperativo) Marco Bindelli, il Direttore Generale Giampiero Colacito, il vice Dg Fabio Di Crescenzo e il Presidente del Collegio Sindacale della Banca Stefano Torresi, hanno preso parte a quello che da tutti è stato definito un appuntamento storico per il Credito Cooperativo.
A Verona, presso Verona Fiere, si è tenuto il meeting convocato da Cassa Centrale Banca per presentare il proprio piano industriale per la creazione del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo – Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano.
All’appuntamento hanno preso parte oltre 170 BCC e Casse Rurali e una quindicina di Banche popolari e SpA per un totale di circa 750 rappresentanti del Credito Cooperativo.
“Abbiamo trovato un ambiente e un contesto davvero collaborativo e di ascolto”, dice soddisfatto il presidente Palombini.
“Un momento che credo di non esagerare nel definire storico – dice Bindelli – si è ufficialmente creata l’alternativa all’altra Capogruppo (quella che fa riferimento a Iccrea Holding, ndr) così come era logico e giusto fosse, in considerazione della eterogeneità delle Bcc italiane. Una Capogruppo basata sulla meritocrazia e che darà il giusto peso specifico alle Banche del territorio come la nostra che tanto bene sta facendo”.
“Dai dati che ci hanno fornito a Verona – dice Colacito – e che cassa Centrale ha elaborato sulla base delle 89 Bcc che finora, come noi, hanno dato la loro preadesione, desumiamo che il costituendo Gruppo partirà con numeri di assoluto rilievo: la raccolta diretta sarà di oltre 40 miliardi di euro, gli impieghi si attesteranno a 31 mld, oltre 7 mila e 600 i dipendenti e oltre mille le filiali. Ma soprattutto il fondamentale indice di stabilità patrimoniale CET1 Ratio si attesterà al 15,7%. Numeri davvero di tutto rispetto”.
Lo stesso Direttore Generale della Cassa Centrale Banca, Mario Sartori, ha annunciato che “verrà garantita alle banche più virtuose una responsabile autonomia gestionale”.
“Non c’è più tempo per tentennamenti – ha detto Giorgio Fracalossi, Presidente della capogruppo CCB – è ora di costruire qualcosa di innovativo che confermi la centralità delle BCC e Casse Rurali CR al servizio delle comunità e dei territori e che salvaguardi il valore che questo sistema di piccole banche rappresenta per l’Italia”.
La nuova realtà, una holding dal respiro nazionale, si presenta già con le spalle forti. Ampiamente patrimonializzato, il nuovo Gruppo Bancario Cooperativo–Cassa Centrale Banca–Credito Cooperativo Italiano potrebbe diventare uno dei Gruppi bancari più solidi d’Italia con un Total Capital Ratio tra il 45 e 50%.