“La politica è dialogo, talvolta duro e severo, su contenuti di pubblico interesse, ed è sul piano dei contenuti che deve rimanere, non solo in ambito nazionale ed internazionale, ma anche in ambito locale.
Il manifesto firmato dall’IDV regionale apparso in città negli ultimi giorni si limita, invece, a rappresentare una allegoria che fa insinuazioni del tutto prive di riscontro nella realtà, e, ancora peggio, cerca di squalificare le tre principali cariche cittadine e, con esse – e nemmeno tanto indirettamente – i civitanovesi, che da queste cariche sono rappresentati.
Ma l’aspetto più inaccettabile è l’effetto che un manifesto del genere può suscitare negli animi dei giovani, indipendentemente dalle loro idee politiche: disaffezione, quando non addirittura rigetto, verso la cosa pubblica.
Si tratta di un prezzo a mio parere troppo alto da pagare.
Ed è per questo motivo che è a loro, ai giovani, che mi preme parlare, e a loro dico: amministrare è complesso e criticare sacrosanto, ma a mio parere la politica non ha, né deve avere nulla a che fare con le cattiverie personali.
Voi giovani avete il diritto, e il dovere, di rimanere informati sulla attività amministrativa: esercitate questo diritto e questo dovere quotidianamente, con rigore e passione.
Ai vertici regionali dell’IDV, che ogni tanto si interessano di Civitanova, dico: fare sberleffi da 40 km di distanza serve a poco, fare politica da 40 km di distanza è impossibile.
La politica si fa vivendo Civitanova e le sue numerosissime problematiche giorno per giorno, risolvendo i problemi concretamente.”