MARTEDÍ DELL’ARTE: L’AMORE FEMMINILE NEL MELODRAMMA DEL 1800

Un incontro piacevole per le notizie e la musica offerti  dal maestro di musica Vincenzo Ruggiero, esperto della teoria della musica di Macerata, nella lectio dei Martedì dell’Arte sul tema: “L’amore femminile  nel melodramma del 1800”, che ha consentito ai tanti partecipanti, nonostante le avverse condizioni del tempo, di conoscere profondamente gli aspetti di vita e di disperazione di due donne celebri del 1800: Norma e Lucia di Lammermoor, le protagoniste delle omonime opere di Bellini, la prima, di Donizzetti la seconda.
L’incontro è iniziato con l’overture della Norma che il maestro Ruggiero ha suonato con la sua chitarra del 1800, che ha riscosso il primo di altri festosi applausi, poi è proseguito con l’approfondimento della trama dell’opera di Bellini, composta nel 1831, nella quale Norma, sacerdotessa nella Gallia durante la dominazione romana, infrange segretamente i suoi voti amando Pollione, proconsole di Roma e padre dei suoi due figli, che  si innamora della giovane novizia Adalgisa ignara della relazione tra lui e Norma. Fra le due, come ha sottolineato il maestro Ruggiero, celebre è il duetto del primo atto che è stato diffuso con le immagini proiettate nello schermo del Cecchetti, e il canto. Un’esistenza difficile di Norma che alla fine sale sul rogo per morire insieme a Pollione. Ruggiero ha quindi suonato con la chitarra la pagina più celebre composta dal Bellini, quella del “Casta e diva”, un suono di immensa dolcezza.
Anche per Lucia di Lammermoor, opera composta da Donizetti nel 1835, una serie di informazioni del relatore, in particolare sulla relazione fra lei ed Edgardo (il cognome non è necessario) costretto a partire per difendere la Scozia, prima però si scambia gli anelli con Lucia in pegno di eterno amore. Successivamnte Lucia è spinta a sposare Arturo, ma ormai senza senno durante la prima notte di nozze lo uccide. Poco dopo Lucia morirà consumata dalla follia ed Edgardo, saputa la notizia, si pugnala a morte. Drammaticità dell’accaduto e solennità della musica di Donizetti alla quale il maestro Ruggiero rende omaggio con la sua chitarra.

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