Da Preibke a Bella Ciao, un’attesa lunga otto anni. Ieri sera i Modena City Ramblers hanno chiuso il concerto gratuito voluto dall’Assessorato al Turismo suonando Bella Ciao. Migliaia di persone hanno saltato e cantato al ritmo della colonna sonora della Resistenza, della canzone simbolo della lotta partigiana e della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Un politico di centro destra ha parlato di musica di regime e pare abbia scelto, per una sera, di andarsene da Civitanova per non rischiare che alle sue orecchie giungesse l’eco lontana di ciò che accadeva in piazza. Bella Ciao urlata a squarciagola da migliaia di persone è stato un momento catartico perché ieri sera, in qualche maniera, è stato come cancellare l’offesa alla democrazia che Civitanova visse nel febbraio del 2004 quando, sotto l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Marinelli, la città ospitò un convegno in un hotel del centro per presentare un libro su Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine, organizzato da Destra Popolare e dal suo leader e consigliere regionale Sergio Novelli. Sono passati otto anni da allora, un’attesa lunghissima, interrotta ieri dai Modena City Ramblers. Peccato per chi ha scelto di andare via, lontano dalla propria città. Si è perso una bella serata di musica, si è perso una bella piazza, si è perso Bella Ciao.