Un amore per la natura sconfinato. Nascono così le foto di Antonio Pettinari, 52 anni, macellaio di mestiere e fotografo naturalista per hobby, Antonio è sposato e vive con la famiglia a Fontespina di Civitanova. Un passato da dipendente alla Coop di Civitanova, poi l’attività in proprio, una macelleria a Casette d’Ete di Sant’Elpidio a Mare, “dove non troverete mai la cacciagione sul mio bancone” tiene a precisare l’uomo, che ha trovato così il giusto compromesso tra lavoro e passione. <Nessuno dei miei clienti potrà mettere in tavola gli animali che fotografo> dice Antonio Pettinari. <La mia famiglia era davvero molto povera – dice – ho cominciato a lavorare da piccolo, 15, 16 ore al giorno, ma ricordo di avere sempre avuto un grande rispetto per gli animali, da qui la voglia di immortalarli>. Cigni, aironi, gazzelle, cervi, milioni e milioni di foto che Antonio conserva. Foto che in gran parte sono state scattate alla foce del Chienti. Come nasce la passione per la fotografia? <E’ una passione che ho da sempre, tanto che con i primi soldi guadagnati comprai la prima macchina fotografica Minolta, il modello più economico, poi presi una autofocus e cominciai a fare caccia fotografica>. Con le sue foto Antonio Pettinari ha anche organizzato mostre personali e collettive in provincia di Macerata. Da quanto tempo frequenti la foce del Chienti? <Cominciai più di 20 anni fa a fare i primi appostamenti, allora c’erano tanti animali, ora alcune specie animali sono scomparse, come gli aironi rossi. E’ cambiato l’habitat e manca l’interesse per quella zona>. Come si riesce a fotografare gli animali? <Ci vuole pazienza, spesso si deve rimanere in silenzio per diverse ore, anche di notte, prima di veder passare un animale, poi si deve aspettare il momento giusto per scattare la foto. Ma è un lavoro ben ripagato, è questa passione a riempirmi la vita, anche se devo lavorare per vivere>.