“QUEL CHE RESTA! ANGELO VASSALLO, STORIA DI UN UOMO CORAGGIOSO”

 Mercoledì sera, il cine-teatro Cecchetti ha registrato un pubblico straordinario (circa 200 persone), soprattutto di giovani, per lo spettacolo “Quel che resta! Angelo Vassallo. Storia di un uomo coraggioso”, dedicato ai temi cruciali della legalità, della giustizia e dell’impegno civile. Con una sala gremita e un’attenzione palpabile dall’inizio alla fine, l’evento si è rivelato un successo, dimostrando quanto sia sentito e attuale questo argomento tra le nuove generazioni.
Il giornalista storyteller Luca Pagliari si è mosso abilmente sul palcoscenico tra filmati, giornali, interviste per la ricostruzione della vita del “Sindaco pescatore” di Pollica, un pescatore speciale che nel 1995 decise di scendere dalla barca senza cambiare traiettoria, restando fedele a quanto il mare gli aveva insegnato in tanti anni di pesca e navigazione. Politicamente si distingueva per un marcato ambientalismo. Vassallo è stato ucciso in un attentato la cui sospetta matrice camorristica è tuttora oggetto di indagini da parte della Magistratura.
La serata è stata promossa dall’Azienda dei Teatri, dalla rete sociale OLTRE, dall’associazione Sentinelle del Mattino APS, dalla Caritas Diocesana di Fermo, da Veder Crescere con il Dialogo, dal Presidio di Libera Macerata “Ciro Colonna”, dalle associazioni giovanili “2hands Macerata” e “Unirà Civitanova” e con il prezioso contributo della Fondazione Angelo Vassallo.
In sala anche la presenza del vicesindaco Claudio Morresi e della direttrice dell’Azienda dei Teatri Paola  Recchi, oltre che di una folta schiera di politici locali, anche della minoranza cittadina.
“Vassallo ha resuscitato parole morte da tempo, come onestà, legalità, trasparenza e coraggio. Il tentativo è quello di mantenerle in vita, evitando scontato pietismo e improbabili beatificazioni, ma raccontando semplicemente una storia” – ha sottolineato Luca Pagliari al termine del suo racconto giornalistico.
Andrea Foglia (nella foto), promotore di questa iniziativa ha spiegato: “Quello che ci proponiamo di fare, che abbiamo fatto anche mercoledì sera, è creare spazi di confronto, educare i giovani cittadini alla cittadinanza attiva, alla partecipazione, alla difesa dei propri diritti, al confronto tra diverse generazioni”. Foglia, che è anche coordinatore del Tavolo Inter-Istituzionale del Comune di Civitanova Marche per la Promozione del Ben-Essere e della Salute delle Nuove Generazioni, nonché animatore della Rete Sociale OLTRE ha rimarcato: “Vogliamo, noi di OLTRE, organizzare dei dibattiti, su tempi sensibili, intergenerazionali. Siamo convinti che tanti adulti dovrebbero imparare dai ragazzi a dibattere in modo argomentato e rispettoso, superare insomma il vecchio e discutibile schema educativo: e’ l’adulto il veicolo dei saperi del mondo”.
“Sono molto entusiasta della serata – ha detto Francesco Sebastiani del Collettivo giovani UNIRA’.  – La grande partecipazione registrata da parte dei cittadini non è stato un dato scontato, sono stato contento soprattutto della presenza di molti giovani. Soddisfatto del lavoro che Unirà sta svolgendo, credo nella necessità di ospitare a Civitanova più occasioni come questa, che permettono a noi ragazzi di esporci su tematiche così importanti e sentite come la legalità”.
“Ci sono delle leggi da rispettare: quelle della natura e quelle della cultura umana con i suoi codici. Nell’ordine dato. Invertire l’ordine non marca la vittoria della cultura sulla natura, ma della stupidità nel crederlo, e soprattutto nel non caprine le conseguenze – ha commentato Veronica Cruciani di 2hands Macerata. Il giornalista Pagliari ha presentato il suo lavoro di ricostruzione narrativa della vita di un singolare personaggio che ha saputo unire entrambe le leggi e nel giusto ordine. Angelo Vassallo, nomen omen: è stato un Angelo custode per un paesino abbandonato da Dio e depredato dagli uomini ed un Vassallo della giustizia, cosa che gli verrà fatta pagare a caro prezzo. Le associazioni invitate, tra cui noi 2hands, si sono non solo immedesimate nel suo potentissimo messaggio, ma anche lasciate ispirare. Vedersi un po’ riflessi in questo fulgido esempio, è stato quasi terapeutico, intenti come siamo ogni giorno a darci da fare con risorse e mezzi limitatissimi chiedendoci sempre quanto potremmo fare e dare di più. Invece ci siamo presi quest’ora d’aria per darci una pacca sulla spalla, conoscerci meglio facendo rete, e capire che noi possiamo e vogliamo con tutto il cuore e tutta la testa, fare ancora moltissimo”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *