Rinviato al 3 febbraio 2014 per lo sciopero degli avvocati, il processo a carico di Donato Giannini, stilista di Civitanova, sotto processo a Macerata per tre presunti tentativi di truffa. Secondo il Pubblico Ministero, tra il 2010 e il 2011 Giannini, in qualità di legale rappresentante della Studio Model, avrebbe emesso tre fatture per richieste inesistenti e comunque non commissionati alla Stonefly, alla Filanto e alla Caravelle. Per il mancato pagamento della prima fattura, la Studio Model ha ottenuto anche l’emissione di un decreto ingiuntivo per circa 130 mila euro. Alla Filanto, secondo quanto sostenuto dall’accusa, Giannini avrebbe inviato due plichi contenenti modelli di calzature femminili, emettendo poi le relative fatture e ricevute bancarie per circa 70 mila euro. Stesso modus operandi anche con la ditta Caravelle, contro la quale lo stilista aveva ottenuto un altro decreto ingiuntivo per mancato pagamento di 13.500.
Prestazioni che le aziende coinvolte affermano di non aver mai commissionato e per le quali è Giannini è finito sotto processo. Le accuse sono respinte dallo stilista civitanovese.