Banca Marche ”si puo’ salvare” e una cordata di imprenditori marchigiani, e non solo, sarebbe pronta a sottoscrivere gran parte dell’aumento di capitale da 300 mila euro richiesto da Bankitalia: in pratica circa 180 milioni di euro. Secondo il portavoce della cordata, l’avvocato recanatese Paolo Tanoni, ”se la risposta dei 150 imprenditori contattati sarà positiva, entro un lasso ragionevole di tempo, indicativamente entro ottobre, Banca Marche potra’ mettere a punto la proposta da sottoporre a Bankitalia e successivamente il prospetto informativo da presentare alla Consob. L’adesione – ha dichiarato Tanoni – ”e’ aperta anche al mondo cooperativo e artigiano, come pure ai singoli cittadini”. Nessun imprenditore inoltre avra’ ”una posizione dominante” e non si faranno ”patti di sindacato”.