STANZIATI DALLA REGIONE 10 MILIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL PORTO

Grande soddisfazione espressa dal direttivo dell’associazione “Il Madiere” alla notizia che la Regione Marche ha finanziato con 10 milioni di euro le opere per la messa in sicurezza del porto di Civitanova. Il provvedimento è contenuto nel “Piano Regionale delle Infrastrutture Marche 2032” recentemente adottato dalla giunta regionale; l’opera sarà finanziata con i fondi “POC 2021/2027”, già disponibili.

“Diamo volentieri atto al presidente Acquaroli di aver mantenuto gli impegni riguardanti il finanziamento della messa in sicurezza del porto – ha dichiarato il presidente del Madiere Santori – un’opera urgente e necessaria allo sviluppo del settore che attendevamo da ben 18 anni”.

Ora si apre una fase molto importante e delicata: la progettazione dell’intervento di messa in sicurezza del nostro porto e la modifica del suo ingresso che dovrà conseguire una serie di obiettivi molto attesi da tutta la marineria. In primo luogo l’opera dovrà assicurare la protezione dell’area del diporto che occupa la parte più insicura della darsena e paga il prezzo più alto alle mareggiate che investono pontili e imbarcazioni; non meno importante però sarà l’obiettivo di ridurre il fenomeno dell’insabbiamento dell’imboccatura e di garantire la possibilità di manovra in sicurezza all’entrata e all’uscita del porto.

Per il conseguimento di questi obiettivi non sarà sufficiente la sola realizzazione del molo di sopraflutto con il prolungamento del molo est perché rimarrebbe aperta la porta alle mareggiate che provengono da nord fino a nord-nord est (0°-23°) che sono le più frequenti e violente. Questo fatto peraltro è confermato anche dal recente studio sul moto ondoso, redatto dall’Università Politecnica delle Marche. Sarà necessario quindi uno sforzo di innovazione al quale diportisti e pescatori vogliono dare un contributo con una proposta, riassunta in un documento unitario, che intendono presentare alla Regione ed al Comune nelle prossime settimane.

L’obiettivo della sicurezza non può aspettare e la soluzione non può che venire da un’opera straordinaria ed urgente che difenda il porto come si fa quando ad essere minacciate dalle mareggiate sono infrastrutture importanti come le strade, la ferrovia o gli stabilimenti balneari.

Su queste problematiche sono già state inviate due richieste di incontro al Comune e alla Regione confidando in un sollecito avvio del confronto.

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