da Catia Bigoni riceviamo e pubblichiamo:
“Siamo talmente abituati a vivere e convivere con la nostra città al punto tale da non riuscire più neanche a vedere l’ovvio, e cioè quello che ogni giorno abbiamo davanti agli occhi, ma che, ahimè, ci sembra del tutto normale !
Ebbene, stamattina ore 9:00, ho accompagnato mio figlio alla stazione a prendere il treno, c’erano parecchie persone con il loro carico di bagagli che
scendevano e salivano le ripide scale, unico accesso ai binari 2-3-4, con non
poca difficoltà.
Non sono una buona cliente delle Ferrovie dello Stato e tantomeno una frequentatrice della stazione, ma mentre vedevo, donne, uomini e ragazzi che abbracciavano i loro bagagli cercando un punto d’equilibrio ad ogni gradino per evitare di cadere, d’istinto ho cominciato a guardarmi attorno cercando un ascensore, uno scivolo, un qualcosa, e mentre nella mente si affacciava la triste realtà, continuavo a ripetermi ” NON E’ POSSIBILE !!!
Ma come ho fatto a non accorgermene prima!
La nostra stazione, cari Civitanovesi non è accessibile, eccetto che per il 1° Binario, a NESSUN DISABILE , a NESSUNA MAMMA CON UN PASSEGGINO O CARROZZINA A NESSUNA PERSONA ANZIANA CHE NON SIA IN GRADO di accollarsi il suo bagaglio e riuscire a salire o scendere quelle infami scale!
E noi siamo la città che si vuole proiettare nel futuro?
Ma per favore!
Esimi amministratori, ma voi dove siete?
Troppo impegnati in progetti speculativi, per poter trovare tempo e denaro insieme alle FFSS per la messa a norma della stazione?”