Sulla gestione della piscina comunale, dal 1993 ad oggi, l’Anac, Autorità nazionale anticorruzione e vigilanza sui contratti pubblici, chiede chiarimenti al Comune. Le modalità con cui è stata affidata alla cooperativa Il Grillo, le proroghe accordate, la convenzione firmata nel 2010 che allunga di ulteriori 25 anni la durata della gestione concessa al privato, tutto è nel mirino dell’Anac che ha avviato l’indagine in seguito alla segnalazione ricevuta dalla società Civitanova Nuoto a cui il Grillo un anno e mezzo fa ha negato spazi acqua per esercitare l’attività agonistica nell’impianto di contrada San Domenico. Il procedimento aperto chiama in causa le amministrazioni che dal 1993 al 2010 hanno gestito l’affidamento della piscina eludendo l’obbligo di indire una gara di appalto e anche l’amministrazione attuale, che sarebbe responsabile di non aver garantito alla Civitanova Nuoto la possibilità di accedere all’impianto. Da qui l’avvio della verifica circa la regolarità degli atti amministrativi varati a partire dal 1993, delle proroghe e della convenzione del 2010, che ha prolungato la gestione di 25 anni sempre con affidamento diretto e l’impegno del Grillo a farsi carico dei costi di migliorie strutturali. Per l’Anac ci sono molte cose da chiarire quindi la richiesta al Comune di produrre la documentazione dal 1993 ad oggi e fornire spiegazioni in merito agli spazi acqua negati dal Grillo alla Civitanova Nuoto nonostante il via libera dato dalla segreteria generale del Comune che invitava la cooperativa a concedere corsie e orari in piscina secondo quanto stabilito dalla convenzione in essere.